CappottoMio, l’isolamento termico a cappotto che protegge i condomini

Diminuisce la bolletta, aumenta il comfort e la sicurezza: è il servizio CappottoMio di Eni gas e luce finalizzato alla riqualificazione energetica degli edifici condominiali

CappottoMio isolamento termico

(Rinnovabili.it) – Una soluzione tecnologica efficace ed efficiente per ridurre le dispersioni termiche degli immobili condominiali: in una sola parola, CappottoMio, l’isolamento termico a cappotto targato Eni gas e luce. L’innovativo servizio – frutto della collaborazione tra le diverse professionalità della società energetica e i suoi partner – è stato lanciato nel 2018 con un preciso obiettivo: accelerare la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio nazionale con uno strumento in grado di garantire, oltre al risparmio, anche sicurezza e comfort abitativo.

 

L’efficienza energetica dei condomini italiani

I dati dell’Agenzia Mondiale dell’Energia (IEA) mostrano come a livello mondiale gli edifici siano responsabili di oltre il 30 per cento degli usi finali dell’energia e del 39 per cento delle emissioni di CO2 legate al settore energetico. Percentuali sensibili sia sotto il profilo ambientale che quello prettamente economico.

In Italia il dato d’incidenza sui consumi finali scende leggermente, eppure il problema rimane aperto. Si calcola che nel Belpaese vi siano oltre 1,2 milioni di condomini dove oggi vivono ben 14 milioni di famiglie, e l’82 per cento di queste strutture ha più di cinquanta anni, ossia è stata costruita prima dell’entrata in vigore della legge 10/91 sull’efficienza energetica in edilizia (dati del rapporto Civico 5.0 di Legambiente).

 

Nella maggior parte dei casi, un immobile vecchio porta con sé una serie di sfide legate alle prestazioni energetiche sia livello di impiantistica che di dispersione termica; sfide che, se non risolte, si traducono in un aumento dei costi e in una diminuzione del comfort per l’utente.

Eppure, il comparto possiede un potenziale significativo sul fronte dell’efficienza energetica. Legambiente ha calcolato che si riqualificassero 30mila condomini l’anno, le famiglie potrebbero risparmiare fino a 400 milioni di euro annui in bolletta (circa 620 euro ad abitazione) evitando all’atmosfera oltre 840mila tonnellate di CO2 (Fonte: rapporto Civico 5.0).

 

In questo contesto l’ottimizzazione energetica dell’involucro edilizio riveste un ruolo di primo piano tra gli interventi dedicati al risparmio e al miglioramento della qualità abitativa. Dal punto di vista fisico, infatti, la superficie esterna di un’abitazione ha una funzione di controllo che delimita il sistema termodinamico dell’ambiente costruito. Per ottimizzare questa capacità l’intervento migliore è rappresentato dalla realizzazione dell’isolamento termico a cappotto.

 

I vantaggi del cappotto termico

L’isolamento termico a cappotto o più semplicemente il “cappotto termico”, è una tecnica di coibentazione delle pareti (esterne o interne) di un edifico che richiede l’applicazione di un materiale isolante sulle superfici, caratterizzato da traspirabilità, impermeabilità, fonoassorbenza e bassa conducibilità termica; si va dalla lana minerale al sughero, dal polistirene espandibile (EPS) agli aerogel d’ultima generazione. L’isolante è fissato alla parete con una malta adesiva per garantire la continuità termica con la muratura, mentre un fissaggio meccanico tramite appositi tasselli ne assicura la stabilità. La finitura esterna si effettua, infine, attraverso un intonaco armato con una rete in filo o in fibra di vetro, che fornisce al sistema la resistenza agli urti.

Questa sorta di seconda pelle permette di ottenere la migliore resa in termini di microclima interno nell’arco dell’anno. In altre parole, il cappotto termico è in grado di migliorare gli effetti del raffreddamento dei locali durante l’estate e quelli del riscaldamento nei mesi invernali, riducendo i costi energetici sulla bolletta. Tra i pro di questa tecnica di coibentazione, la capacità di eliminare i ponti termici determinati dalla discontinuità dei materiali presenti nella muratura e di prevenire fenomeni di condensazione interstiziale, che portano alla formazione di umidità e muffa. Non solo. Migliorare la coibentazione di un edificio significa anche elevarne la classe energetica e di conseguenza aumentare il valore dell’intero immobile in un range compreso tra il 5 e il 15 per cento (dati provenienti da studi di settore). La scelta più vantaggiosa, sia per efficienza che per ingombro, è quella di applicare il cappotto sull’involucro esterno. Ma anche il rivestimento interno porta con sé dei benefici: ha costi di realizzazione inferiori, può essere applicato a singole unità abitative ed è la soluzione ideale in caso di vincoli storici e culturali o in caso d’immobili abitate saltuariamente.

 

CappottoMio

 

CappottoMio: cos’è e come funziona 

Da tradizione l’isolamento termico a cappotto è un intervento di riqualificazione diffuso soprattutto tra villette unifamiliari e piccoli edifici residenziali. Tuttavia, anche grazie agli ultimi interventi normativi, la soluzione si sta facendo strada anche sulle facciate di grandi condomini. A fare da apripista nel settore è CappottoMio, il servizio tecnico-finanziario di Eni gas e luce, lanciato appositamente per migliorare l’efficienza energetica dei condomini. L’intervento prevede l’installazione di pannelli isolanti e include anche l’adeguamento energetico delle centrali termiche condominiali e interventi di consolidamento antisismico.

 

I vantaggi? È in grado di ridurre i consumi energetici dal 30 fino al 50 per cento (Fonte: ENEA 2018 – target condomini), riducendo i rumori esterni e aumentando il confort abitativo. Eni gas e luce fornisce i tecnici e gli specialisti, assicurando il supporto in ogni fase del servizio, dall’analisi di fattibilità fino alla garanzia della detraibilità degli interventi. La riqualificazione dei condomini gode, infatti, di un trattamento speciale sotto il profilo IRPEF: i lavori di retrofit energetico danno diritto a richiedere l’ecobonus del 75 per cento e il sismabonus dell’85 per cento per la messa in sicurezza dal rischio sismico.

 

Grazie gli ultimi interventi normativi in campo degli sgravi fiscali per l’edilizia, il condominio che intende installare CappottoMio potrà scegliere se ottenere lo sgravio spalmato su dieci anni o cedere tutte le detrazioni fiscali ottenibili direttamente alla società che effettuerà il lavoro (in questo caso partner specializzati di Eni gas e luce). La cessione del credito rende così possibile agli utenti di versare all’impresa solo l’importo rimanente a saldo della spesa totale. Il servizio CappottoMio permette anche al condominio di ottenere il finanziamento a tasso fisso di tale importo residuo fino a una durata massima di dieci anni al fine di consentire, con i risparmi ottenuti, la copertura dei costi.

 

In collaborazione con Eni
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2 Commenti

  1. Buon giorno, sono interessato a ricevere informazioni per realizzazione di cappottoMio su condominio e precisamente:
    A-Nel calcolo della superficie totale, si possono detrarre le finestre e porte-finestre dei terrazzi??
    B-Nei costi di realizzazione del cappotto sono inclusi anche i costi della tinteggiatura esterna?
    C-Indicativamente potrebbero essere circa 2600 m2 lordi (incluso finestre e porte-finestre che, sono molte)
    D-Vorrei ricevere informazioni sulle modalità di cessione dei vantaggi fiscali.
    E-Che tipo di tasso fisso (circa) viene attualmente applicato??
    F-Indicativamente potrebbero essere circa 2600 m2 lordi (incluso finestre e porte-finestre che, sono molte)

    Dopo un primo approccio, seguiranno ulteriori richieste di informazioni.
    Rimango in attesa, con cordialità

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