Indonesia, la terra continua a bruciare

Da gennaio a settembre 2019 è bruciata più terra rispetto al 2018 e il numero di incendi è destinato a crescere. Secondo il Ministero dell’ambiente indonesiano, infatti, la stagione delle piogge sarà più breve del solito e anche le aree protette sono in serio rischio.

Indonesia
Foto di Yulia Gadalina da Pixabay

La coltivazione di palme è la prima causa degli incedi. Ma in Indonesia si teme anche per le aree protette di Java

 

(Rinnovabili.it) – In Indonesia la terra brucia, e non solo. Infatti, la quantità di terrà consumata dagli incedi dall’inizio del 2019 è maggiore di quella andata in fiamme durante tutto il 2018. A fornire questi dati a Reuters è Raffles Panjaitan, direttore del dipartimento di gestione degli incendi boschivi presso il Ministero delle foreste e dell’ambiente indonesiano.

 

529.267 ettari bruciati nel 2018 contro gli 857.756 da gennaio a settembre 2019, un numero sicuramente destinato a crescere. L’Indonesia ha trascorso i mesi appena passati a combattere con tutti i mezzi disponibili gli incendi boschivi nelle aree di Sumatra e del Borneo, ettari di foresta andati in fiamme che hanno causato una densa foschia che ha raggiunto la vicina Malesia e Singapore.

 

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Le squadre antincendio, che lavorano quotidianamente sul campo cercando di arginare l’escalation, trovano ora aiuto nella pioggia, che fortunatamente ha iniziato a cadere su Sumatra offrendo un po’ di tregua. Tuttavia, a causa dei cambiamenti climatici, Panjaitan teme che la stagione delle piogge in Indonesia non arriverà fino a metà novembre, interrompendosi ben prima.

 

Gli incendi nell’area di Sumatra e del Borneo sono spesso collegati ad attività antropiche, in particolar modo alle pratiche di taglio del legname e di combustione dei resti per ripulire il terreno e renderlo libero per la coltivazione delle palme, con l’Indonesia che (insieme alla Malesia) rappresenta uno dei maggiori produttori al mondo di olio di palma. Tuttavia, il direttore indonesiano ha sottolineato che il paese ha registrato un aumento di incedi anche nell’isola di Java e, ancor più grave, nelle aree protette.

 

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Domenica, durante una conferenza stampa, l’Agenzia per la mitigazione dei cambiamenti climatici ha infatti riferito che quattro escursionisti sono stati evacuati dal Monte Ranti, nell’area est di Java, a causa degli incendi boschivi. A differenza di Sumatra e del Borneo, i fuochi dell’isola spesso non sono intenzionali, ma legati proprio alle attività escursionistiche e alla fatale negligenza dei turisti.

 

 

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