Allarme del NOAA: le scie degli aerei sono geoingegneria

Da decenni la luce solare giunge più fioca sulla Terra. La responsabilità è delle scie prodotte dagli aerei, in un’operazione “involontaria” di geoingegneria

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(Rinnovabili.it) – «Attualmente stiamo utilizzando involontariamente la geoingegneria». Non sono le parole di un attivista, ma di Chuck Long, membro dell’Earth System Research Laboratory del NOAA, l’agenzia federale USA che studia le condizioni atmosferiche e dell’atmosfera. Si tratta dunque di un esperto interno alla più autorevole agenzia di ricerca del mondo su questi temi, e le sue dichiarazioni non possono passare inosservate.

Le ha pronunciate al convegno della American Geophysical Union (si può verificare a questo link), attribuendo alle scie emesse dagli aerei lo sbiancamento dei cieli in alcune parti del mondo. Long e altri scienziati se ne sono accorti studiando la quantità di luce solare che raggiunge la superficie terrestre. Si tratta di un’energia che non è costante: dal 1950 al 1980, per esempio, il Sole sembrava più fioco, poi invece l’intensità è tornata a crescere. Gli esperti hanno cercato di capire le cause di questa intermittenza, rapportandola alla variabilità naturale dell’emissione solare. Ma non sono stati trovate connessioni tra i due fenomeni, ha precisato Martin Wild, ricercatore dell’Institute for Atmospheric and Climate Science del Politecnico di Zurigo.

 

Allarme del NOAA le scie degli aerei sono geoingegneria 2«Se non è il sole, deve essere l’atmosfera», ha detto. Gli alti livelli di inquinamento intorno alla metà del XX secolo hanno portato alla diffusione in atmosfera di enormi quantità di particelle, che hanno intercettato una parte dell’energia del sole. Anche quando Stati Uniti ed Europa hanno iniziato ad inquinare meno, tuttavia, le cose non sono cambiate sensibilmente. Chuck Long e i suoi collaboratori hanno capito che c’era dell’altro, altrimenti una maggior quota di luce solare avrebbe dovuto raggiungere la Terra direttamente, mentre invece veniva deviata in misura crescente.

E poi la scoperta: la causa sono le particelle sparse in atmosfera dagli aerei. Il traffico aereo è responsabile di una modificazione atmosferica sul larga scala. Le scie prodotte dai velivoli sono un insieme di particolato e vapore acqueo, secondo gli esperti, e formerebbero piccolissimi corpuscoli ghiacciati capaci di rifrangere la luce del Sole e sbiancare il cielo. Tutto ciò potrebbe avere effetti sconosciuti sul clima: il gruppo di esperti che ha sollevato il problema non sa nemmeno se questo fenomeno contribuisca al riscaldamento globale o ad un raffreddamento. Tuttavia, può dire con certezza che le scie di materia generate dagli aerei sono uno dei mezzi con cui gli esseri umani stanno alterando il sistema climatico. «Potete vederlo con i vostri occhi», afferma Long.

Ora, se la geoingegneria comporta la manipolazione di un processo naturale, quello che sta succedendo sopra le nostre teste non si può definire in altro modo.

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5 Commenti

  1. Io sarei per l’impiccagione dei politici che hanno fatto accordi per provocare tutto questo schifo,perchè metterli in galera sarebbe ancora uno spreco di denaro pubblico!!

  2. Fanno schifo. Con i soldi condizionani oltre che le vite delle persone….adessi anche il clima. Non bastava l’inquinamento….lo scioglimento dei poli….Adesso si inventano che anche il condizionamento è un bene e miglioria x tutto il mondo. Fanno schifo.

  3. il prossimo passo sara’ quello del micro chip
    cosi’ potranno decidere i vostri parametri e manipolarvi ed usarvi come schiavi.
    I cellulari e gli smartphone sono datati di un cristallo invisibile in grado di leggere i vostri pensieri..
    dobbiamo distruggere il progresso: cellulari,tv, tutto cio’ che puo’ manipolare la mente

    • Invece di fare stupido sarcasmo, chiediti il perchè della presenza di alcuni fenomeni che fino a qualche anno fa non si verificavano e soprattutto chiediti perchè si nega la loro esistenza. Come ad esempio lunghissime strisce bianche nel cielo che si intrecciano tra loro e che dopo qualche ora si trasformano prima in nubi stratificate e poi in cumulonembi a bassissima quota.
      Se non hai mai osservato questo fenomeno, vuol dire che non hai mai osservato il celo con attenzione.
      Oppure effettivamente dalle tue parti questo fenomeno non si verifica… beh in questo caso chiedo scusa e.. dimmi dove abiti… che mi trasferisco lì !!!!

  4. La geoingegneria è la deliberata modificazione del clima, e sempre più sembra una strategia chiave per affrontare il riscaldamento globale.
    Ora stiamo affrontando una nuova realtà politica; anche negli ultimi giorni dell’amministrazione Obama, la relazione del Global Change Research Program ha chiesto un’indagine di geoingegneria. Con la nuova filosofia ‘Trump scava carbone’, l’ambiente politico potrebbe presto diventare ancora più positivo per la gestione dei cambiamenti climatici.
    Che cosa è esattamente la geoingegneria? Ci sono due tipi di geoingegneria: rimozione di anidride carbonica (CDR) e gestione della radiazione solare (SRM). CDR in genere si basa sulla cattura di CO2 dall’atmosfera. Questo approccio è relativamente condivisibile, ma estremamente costoso. È già incorporato nella convenzione di Parigi. Il problema con CDR è che è estremamente costoso. Si tratterebbe di costruire un settore che sarebbe grande in modo paragonabile all’industria dei combustibili fossili. Non solo questo, ma ci sarebbe un enorme impatto ambientale –
    Il secondo tipo di geoingegneria è SRM. Questa imita i vulcani spruzzando acido solforico (o i suoi precursori) nella stratosfera. In questo modo provoca un’opacità elevata, di lunga durata. Questa opacità riflette la luce solare e ci tiene al fresco. Ci sono, naturalmente, una serie di questioni da prendere in considerazione se dovessimo iniziare SRM. Chi decide la temperatura? Chi paga per il processo? Come compensiamo le industrie o i paesi che avranno conseguenze negative?
    Ma di tutto questo si può solo discutere, per ora – perché rimane irrisolta una questione fondamentale: non possiamo ancora farlo. Perché in realtà è difficile fornire le necessarie sostanze chimiche nell’alta atmosfera, almeno a un costo ragionevole.

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