In Antartide, gestione dei rifiuti virtuosa grazie all’ENEA

Il modello di gestione dei rifiuti che l’ENEA ha adottato alla base italiana Mario Zucchelli in Antartide tutela l’ecosistema antartico e consente di smaltire e avviare al recupero tonnellate di rifiuti urbani e speciali prodotti

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Gestione dei rifiuti virtuosa collaudata e replicabile in tutti i centri di ricerca

 

(Rinnovabili.it) – Da oggi anche la base italiana Mario Zucchelli in Antartide diventerà protagonista di un sistema efficiente e virtuoso di gestione dei rifiuti prodotti in loco. Grazie al modello di economia circolare pensato e realizzato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), sarà possibile d’ora in avanti differenziare, classificare e riutilizzare i rifiuti generati all’interno della base, promuovendo una raccolta differenziata efficiente e capace di ridurre al minimo la quantità di rifiuti da conferire all’inceneritore. Ad essere differenziati sono plastica, tetrapak, vetro, cartone, rame, acciaio e residui organici. Tutti i rifiuti prodotti, compresi quelli organici, vengono smaltiti in Italia.

 

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Come spiegato dal responsabile della gestione rifiuti della base Mario Zucchelli in Antardide, Giuseppe Fantauzzi, il modello di gestione dei rifiuti realizzato, oltre a essere virtuoso, è ampiamente collaudato e replicabile in tutti i centri di ricerca che producono non solo rifiuti urbani, ma anche rifiuti speciali. La mole di rifiuti prodotta, considerevole se si considera che durante i 3-4 mesi delle campagne antartiche la base italiana arriva a ospitare contemporaneamente fino a 100 persone tra ricercatori e tecnici, viene trasportata in Italia per mezzo di una nave messa a disposizione dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Nell’ultimo trasporto effettuato, sono sbarcati nel porto di Ravenna 22 container di rifiuti, per un totale di 148 tonnellate; i rifiuti sono stati quindi affidati a ditte specializzate per il loro smaltimento. L’86% del totale dei rifiuti arrivati in Italia (pari a 127 tonnellate) è stato avviato a recupero, mentre le restanti 21 tonnellate, composte da ceneri, carburanti, colle, vernici, chimici di laboratorio, sanitari, conferite in discarica. La nave del PNRA effettua questo servizio ogni 2 anni.

 

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Per tutelare l’ecosistema antartico – ha dichiarato Fantauzzi – è importante separare in modo preciso e puntuale i rifiuti che possono essere riutilizzati. Per il campionamento efficiente di liquidi in fusti e cisterne, ad esempio, abbiamo costruito un tubo con una valvola a chiusura ermetica azionata dall’esterno che dà la possibilità di campionare a pochissimi millimetri dal fondo dei contenitori. Inoltre il tubo trasparente e graduato consente di verificare e misurare la stratificazione dei liquidi in emulsione”. La virtuosa gestione dei rifiuti adottata alla base Zucchelli, oltre a far bene all’ambiente, consente anche di risparmiare: i costi da sostenere per lo smaltimento dei rifiuti che non è possibile recuperare vengono drasticamente abbattuti.

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