Anche l’Antartide si scioglie: record negativo per i ghiacci

Battuto il risultato del 1997: i ghiacci marini sono appena 2,28mln di kmq. Dati che confermano l’inversione di tendenza per il Polo Sud

Anche l'Antartide si scioglie: record negativo per i ghiacci del Polo Sud

 

(Rinnovabili.it) – I dati satellitari confermano quello che i climatologi avevano previsto da mesi: anche l’Antartide si sta sciogliendo. Non solo, i ghiacci del Polo Sud hanno appena fatto registrare il record negativo di estensione. Il 13 febbraio la coltre ghiacciata che ricopre parte dell’Oceano attorno al continente era di appena 2,28 milioni di kmq. Battuto, seppur di poco, il primato precedente che risaliva al 27 febbraio del 1997, quando la superficie marina ghiacciata era scesa a 2,29 mln di kmq.

È quanto emerge dalle rilevazioni satellitari condotte dal National Snow and Ice Data Center degli Usa (NSIDC), uno degli istituti più prestigiosi nel monitoraggio scientifico dell’andamento dei ghiacci del Pianeta. Sebbene si tratti, a questo stadio, soltanto di dati preliminari, difficilmente potranno variare di molto. Infatti il Polo Sud tende a raggiungere la sua estensione annuale minima alla fine di febbraio, nel culmine dell’estate australe. Le prossime settimane potranno quindi soltanto confermare il nuovo record negativo, basato sul confronto con la banca dati del NSIDC attiva fin dal 1979.

 

Anche l'Antartide si scioglie: record negativo per i ghiacci del Polo SudAnche se la variazione rispetto al 1997 è davvero minima, il risultato è da tenere da conto. Infatti l’Antartide, fino a questo momento, era riuscito a evitare la tendenza che caratterizza invece l’Artico, dove i ghiacci sono da anni in veloce ritirata a causa del riscaldamento globale e dell’aumento delle emissioni di gas serra. Anzi, negli ultimi anni il Polo Sud aveva fatto registrare anche risultati in controtendenza, aumentando addirittura la sua superficie marina ghiacciata. Un fatto, questo, che molti scettici del clima usavano per confutare l’esistenza del riscaldamento globale.

“Abbiamo sempre ritenuto che l’Antartide fosse l’elefante addormentato che poteva iniziare a risvegliarsi – commenta il direttore dell’NSIDC Mark SerrezeBene, forse sta iniziando adesso”. Una situazione che negli ultimi mesi era stata prevista dagli scienziati. Mentre il 2016 si avviava a diventare l’anno più caldo della storia, nel dicembre scorso proprio l’NSIDC  avvertiva che complessivamente, tra Polo Nord e Polo Sud, mancavano all’appello 3,8 milioni di kmq rispetto all’estensione media del periodo di riferimento 1981-2010 – cioè un’area grande 13 volte l’Italia – e che anche l’Antartide aveva iniziato a sciogliersi. Dato che le rilevazioni delle prossime due settimane potranno confermare in via definitiva.

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