Clima: le 5 azioni per non superare i 2°C

La IEA diffonde una lista di 5 punti sul clima. Se affrontati seriamente, permetterebbero di mantenere l’aumento di temperatura entro i 2°C

Clima le 5 azioni per non superare i 2°C

 

(Rinnovabili.it) – La International Energy Agency (IEA), ha diffuso oggi una lista di 5 azioni da compiere nel breve e nel lungo termine per dar vita ad un settore energetico finalmente a basso impatto di carbone e più amico del clima. La IEA ha anche proposto opzioni concrete per l’implementazione di questi 5 punti durante i negoziati del prossimo mese a Lima.

«L’energia è responsabile di un terzo dei gas serra emessi in atmosfera, pertanto qualsiasi accordo sul clima deve tener conto della necessità di operare modifiche al settore energetico». Sono queste, inequivocabili parole di Maria van der Hoeven, direttore esecutivo dell’agenzia, a sottolineare la gravità della situazione e l’urgenza di sedersi attorno ad un tavolo per cercare soluzioni serie e non i consueti spot.

 

«Il consumo di energia è stato, e continuerà ad essere, un driver fondamentale per la crescita economica, lo sviluppo sociale e la riduzione della povertà – ha proseguito la van der Hoeven – Le cinque priorità che oggi rileviamo intendono portare le realtà del settore energetico al centro della discussione sul clima».

La IEA ha più volte dichiarato che limitare l’innalzamento della temperatura a 2 gradi centigradi è tecnicamente fattibile, ma necessita di una radicale trasformazione del sistema energetico globale.

Per riuscirci, però, bisogna mettere in calendario al più presto queste 5 azioni:

 

–          Catturare i benefici di un’azione immediata per generare una flessione più pronunciata nella curva delle emissioni. Entro il 2020, superare l’80% del gap che ci separa dalla situazione ottimale dei 2°C  non avrebbe un peso extra sul Pil.

–          Focalizzarsi sulla de carbonizzazione del settore elettrico. Politiche forti che supportino una elettricità low-carbon potrebbero più che dimezzare le emissioni derivanti da questo comparto al 2030.

–          Riformulare gli investimenti e accelerare l’innovazione nelle tecnologie a basso impatto di carbonio subito.

–          Promuovere obiettivi non climatici per facilitare la de carbonizzazione del settore energetico.

–          Rafforzare la capacità di recupero del settore energetico nei confronti del cambiamento climatico. Anche in un mondo in cui la temperatura aumentasse di soli 2 gradi, infatti, esisterebbero minacce per la sicurezza energetica che necessiterebbero di essere contrastate con azioni politiche e commerciali.

 

La COP 20 di Lima, che avrà luogo le prime due settimane di dicembre, sarà un momento critico del processo per la stipula dell’accordo globale da portare alla Conferenza di Parigi 2015.

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