Clima: il picco della CO2 cinese arriverà 5 anni prima

Si attendeva un calo della CO2 dal 2030, ma grazie a un calo del consumo di carbone la Cina potrebbe aiutare il mondo a vincere la battaglia del clima

Clima il picco della CO2 cinese arriverà 5 anni prima -

 

(Rinnovabili.it) – Le emissioni di gas serra della Cina potrebbero raggiungere il picco entro il 2025, cioè 5 anni prima del previsto, con gran beneficio per il clima. Lo sostiene uno studio della London School of Economics, che apre squarci di ottimismo in un panorama delle politiche climatiche foriero di cocenti delusioni nelle ultime settimane. Infatti, due ricerche (le abbiamo raccontate qui e qui) presentate qualche giorno fa, hanno riportato la comunità internazionale con i piedi per terra: gli impegni di taglio della CO2, sui quali dovrebbe basarsi l’accordo globale da confezionare alla COP 21, sono largamente insufficienti.

 

Clima il picco della CO2 cinese arriverà 5 anni prima 1E forse non basterà nemmeno questo passo avanti – tutto da verificare – della Cina, che nel novembre scorso, a ridosso della COP 20 di Lima, aveva stretto un patto con gli USA promettendo un calo delle emissioni di gas serra dal 2030. Tuttavia, in base agli attuali trend di crescita analizzati dagli studiosi della LSE, tra un decennio il livello di CO2 sarà compreso tra i 12.5 e i 14 miliardi di tonnellate, raggiungendo il climax dell’emissione per poi scendere negli anni successivi. La discesa inizierebbe, pertanto, con 5 anni di anticipo rispetto al 2030.

Nel caso la previsione venisse rispettata, gli esperti sostengono che «il mondo eviterà il riscaldamento globale superiore ai 2 °C rispetto ai valori precedenti all’industrializzazione».

Il peso della Cina è tanto importante a causa della porzione di emissioni globali di cui oggi è responsabile: delle 50 Gt di CO2 equivalenti, circa un quarto sono prodotte da Pechino. Ecco perché tutti guardano con ansia ai progressi del Dragone.

 

Il picco potrebbe essere perfino anticipato, si sbilanciano gli analisti: a suggerire questo ottimismo sono i dati sulla produzione di carbone, che ha segnato un calo per la prima volta, negli ultimi 15 anni, a fine 2014. Per il team di ricerca londinese il carbone cinese avrebbe raggiunto un «massimo strutturale», e il consumo dovrebbe rimanere stabile nei prossimi 5 anni. Per contro, aumenterà l’uso del gas naturale, dunque non c’è da stare troppo allegri, perché il Paese non sta riducendo la dipendenza dai combustibili fossili, ma soltanto differenziando le forniture.

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