Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), con il caldo record di settembre la Terra è ormai sulla traiettoria per superare il primato del 2016
Uno studio apparso su Science Advances analizza 100mila immagini satellitari e ricostruisce il bilancio netto delle piattaforme glaciali del continente. Quasi tutte quelle a ovest sono in perdita, mentre a est la maggior parte hanno un bilancio positivo. Metà delle piattaforme che si stanno riducendo non mostrano alcun segno di recupero, neppure temporaneo
Uno studio apparso su Communications Earth & Environment incrocia diversi scenari di overshoot dei 2 gradi con l’impatto sulla deossigenazione degli oceani e un indice metabolico di 72 specie marine che vivono nei primi 200 metri d’acqua per determinare quante di esse si troveranno in un habitat reso per loro invivibile
Il gran caldo nella prima decade di ottobre su gran parte d’Italia è anomalo anche nel contesto di un’ondata di calore. La persistenza e l’estensione del fenomeno è “del tutto inedita”, sostiene il Sistema Nazionale di Protezione Ambientale. Temperature che colpiscono anche le Alpi in una fase in cui dovrebbe iniziare il rinnovamento del manto glaciale. Fra 31 agosto e 10 ottobre sul Cervino la temperatura è scesa sotto lo zero solo per 18 ore.
Combinando 40 anni di osservazioni con modelli previsionali e la probabilità che eventi climatici estremi si verifichino nel clima attuale, la stima dei danni globali arriva a 710 mld $ in un lustro. In un clima più caldo come quello verso cui stiamo andando, il conto non può che aumentare. L’Europa, pur pagando un prezzo salatissimo, non sarebbe tra le regioni più colpite
Sul ghiacciaio dei Forni, uno dei più estesi sul versante sud delle Alpi, i mesi estivi hanno fatto sparire in media 6,5-7,6 cm/giorno di ghiaccio. Con punte di 9 cm durante l’intensa ondata di caldo di metà agosto, quando lo zero termico è rimasto per giorni stabilmente sopra i 5.000 metri
Tra agosto e settembre, molte regioni dell’America Latina hanno avuto temperature tra i 35 e i 40 gradi, anche ad altezze elevate. L’ondata di calore è un evento con tempo di ritorno 1 volta ogni 30 anni nel clima attuale. Senza climate change di origine antropica sarebbe stato fino a 4,3°C più fresco
Il 1° studio che prova a calcolare i costi direttamente attribuibili al surplus di intensità e frequenza degli eventi climatici estremi causato dal climate change antropico arriva alla cifra totale di 16 milioni di dollari ogni ora negli ultimi 20 anni
Particolari combinazioni di temperatura e umidità rendono impossibile al nostro corpo raffreddarsi con la sudorazione. In poche ore questo può portare alla morte, anche in individui sani e giovani. Superata la soglia di 1,5 gradi, queste condizioni si verificheranno con più frequenza e su regioni molto più vaste. A partire da alcune di quelle più popolose
I dati dell’ISAC-CNR fotografano una situazione ancora profondamente anomala per le temperature del Belpaese. Significativi soprattutto i dati delle minime: al nord non ha mai fatto così poco freddo. Da gennaio a settembre, il riscaldamento globale in Italia è a +0,85°C, facendo del 2023 provvisoriamente il 2° anno più caldo dal 1800, dopo il 2022