La stazione meteorologica permanente installata presso il sito di ricerca italo-francese Concordia-Dome C, sulla piattaforma antartica, a 3.233 metri di altezza, ha registrato -11,5°C il 18 marzo nel mezzo di una poderosa ondata di calore
Uno dei massimi esperti mondiali dei reef lancia l’allarme: l’ondata di calore marino al largo dell’Australia sta facendo strage di coralli. Nelle prossime settimane le prime valutazioni accurate dell’impatto
Un nuovo studio dell’università di Leeds avverte che le peatlands nella Fenniscandia, la regione tra Scandinavia e Siberia russa occidentale, arriveranno al punto di non ritorno già entro il 2040. Nello scenario più low-carbon saranno comunque liberate circa 26Gt di CO2 e metano entro fine secolo
L’ultimo rapporto di Global Energy Monitor rivede (al rialzo) le stime sulle emissioni di CH4 dai bacini carboniferi. Hanno ragione i rilievi satellitari recenti, la quantità di metano è più alta del previsto: 52 mln t anno contro i 45 del gas e i 39 del petrolio
Febbraio è stato il 7° più caldo della storia per il nostro continente. Il trend dei primi 2 mesi dell’anno mette il 2022 al 3° posto provvisorio tra gli anni più caldi
Tutti anticipano la deposizione delle uova. Una specie su tre riduce le dimensioni corporee, in media dello 0,45% per ogni grado di temperatura in più. E gli effetti del climate change si sommano a quelli di altri fattori ambientali, mettendo sotto stress la resilienza dell’avifauna
Un rapporto della Energy Transitions Commission avverte che con le sole politiche di decarbonizzazione sforeremo il budget di carbonio residuo di 70-225 GtCO2 nei prossimi 30 anni. Per evitare questo scenario è necessario usare tutte le strategie di rimozione della CO2 dall’aria, dagli offset tramite riforestazione alle tecnologie DAC
L’Oil and Gas Climate Initiative (OGCI) annuncia di voler tagliare al massimo flaring e venting e di migliorare la trasparenza sulle performance emissive con report annuali. Tra le 12 aziende oil & gas che vi partecipano anche l’italiana Eni
La teleconnessione atmosferica che disturba il clima globale e causa alluvioni e siccità in tutto il pianeta apparirà più di frequente già nei prossimi 20 anni, in tutti gli scenari emissivi
Per la prima volta, uno studio usa misurazioni dirette per stimare il grado di resilienza della foresta pluviale più grande del mondo. Tre celle su quattro ci mettono molto più tempo a riprendersi dopo ondate di calore o altri eventi climatici estremi