Clini presenta il piano nazionale di riduzione della CO2

Il ministro dell’ambiente presenta il piano per la riduzione delle emissioni. Prossimo traguardo? Rispettare gli obiettivi del pacchetto 20-20-20

(Rinnovabili.it) – Per ridurre le emissioni di anidride carbonica ci vuole organizzazione. E il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha presentato stamattina al Cipe il piano nazionale che elenca gli impegni che l’Italia porterà avanti per raggiungere gli obiettivi contenuti nel pacchetto europeo 20-20-20.

Clini ha annunciato il programma azionale di riduzione della CO2 in occasione del Mef, il Major Economies Forum che riunisce i delegati di 18 paesi per parlare di questioni ambientali.

”Abbiamo presentato al Cipe il piano per la riduzione delle emissioni dei gas serra per il nostro paese, che ci consente di raggiungere entro il 2020 gli obiettivi già stabiliti. Il piano contiene misure strutturali e infrastrutturali che dovrebbero consentire alla nostra economia di ridurre ulteriormente quello che viene chiamato il contenuto di carbonio, cioè ridurre le emissioni, tenendo conto che a livello europeo stiamo convergendo verso una strategia di lungo termine che prevede che una riduzione delle emissioni nel 2020 del 25%, entro il 2030 del 40%, obiettivi che si sposano con l’innovazione tecnologica”.

Tra le novità elencate da Clini la necessità di redigere un elenco delle tecnologie, dei sistemi e dei prodotti utili ad ottenere la decarbonizzazione della nostra economia, puntando a prorogare fino al 2020 la detrazione fiscale del 55% riservata alle ristrutturazioni edilizie mirate a migliorarne l’efficienza energetica.

A corredo del nuovo programma l’annuncio dell’introduzione della carbon tax, che però esclude quei settori industriali già obbligati ad acquistare permessi di emissione per compensare le emissioni di CO2 e il potenziamento ulteriore dell’efficienza energetica e dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili anche in vista della creazione di nuove smart city. Fondamentale per la riduzione delle emissioni nocive anche il potenziamento dello sfruttamento dei serbatoi naturali per lo stoccaggio della CO2, utili anche come fonte di biomassa e biocombustibili.

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