CONAI: in Italia si recuperano 3 imballaggi su 4

Dal 1998 ad oggi è notevolmente migliorato il recupero e il riciclo degli imballaggi che ha raggiunto quota 8,58 milioni di tonnellate recuperate su un totale di 11,47 milioni di tonnellate immesse al consumo

(Rinnovabili.it) – Il CONAI, Consorzio nazionale Imballaggi, ha confermato nuovamente il proprio ruolo nel determinare i successi registrati dal comparto che gestisce il recupero e il riciclo degli imballaggi di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Un 2011, quello evidenziato dal Consorzio, che segna nuovi record. Dal 1998 ad oggi infatti il recupero delle confezioni è aumentato del 140% passando da un imballaggio recuperato ogni tre a 3 imballaggi su quattro.

A testimoniare il successo delle attività la relazione sulla gestione il bilancio di CONAI, approvati dall’Assemblea dei Consorziati, che assicura un recupero complessivo degli imballaggi che ha raggiunto il 74,8%, ovvero 8,58 milioni di tonnellate recuperate su un totale di 11,47 milioni di tonnellate immesse al consumo.

Ma le buone pratiche si sono diffuse nella penisola anche grazie alle convenzioni sulla raccolta differenziata previste dall’Accordo quadro ANCI-CONAI, nel 2011 sono 7.267 i Comuni serviti, con un coinvolgimento di oltre 57 milioni di cittadini, pari al 96% della popolazione. Gli accordi hanno portato ad un incremento dei materiali di imballaggio conferiti in convenzione pari al 9,2% nel Centro Italia e del 4,8% al Sud mentre l’incremento medio nazionale della raccolta in convenzione è stato invece dell’1,6%.

L’Assemblea generale per l’approvazione del bilancio 2011 è stata l’occasione – ha affermato Roberto De Santis, Presidente del Consorzioper fare il punto sui risultati raggiunti e per riaffermare la continuità dell’impegno di CONAI: se nel 2011 i risultati di riciclo raggiunti sono stati i migliori di sempre, per quanto riguarda il futuro il Sistema Consortile sarà sempre più impegnato  nella promozione della qualità della raccolta differenziata, mezzo per raggiungere il fine ultimo, cioè il riciclo. Analogamente saranno ulteriormente potenziate le attività di prevenzione dell’impatto ambientale degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.

Nel più lungo termine ci saranno da affrontare le nuove sfide previste dalla Direttiva europea sui rifiuti del 2008 che fissa, in particolare, gli obiettivi di riciclo dei materiali al 2020. Il sistema di gestione degli imballaggi, realizzato in Italia, può rappresentare, per questi fini, un utile modello di riferimento”.

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