Consiglio Artico: gli USA negano la minaccia climatica

La dichiarazione congiunta che chiude l’11° incontro ministeriale ribadisce l’impegno delle otto nazioni per lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente artico ma glissa sul climate change

consiglio artico

 

Si chiude oggi in Finlandia l’incontro dei ministri del Consiglio Artico

(Rinnovabili.it) – Tutti d’accordo sulla necessità di tutelare l’Artide dalle principali minacce all’ambiente a meno che non si parli di cambiamenti climatici: in questo caso, infatti, il Consiglio Artico è pronto a chiudere un occhio pur di avere ottenere una posizione comune e condivisa delle parti. E le parti in questione sono Stati Uniti, Canada, Russia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Svezia e Islanda, le otto nazioni che toccanola regione e che dai primi anni ’90 discutono insieme dalle sorti della regione dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.

 

Sebbene non sia un’organizzazione ma solo un forum di cooperazione intergovernativa, il Consiglio Artico ha un ruolo fondamentale in termini di futuro sviluppo del Circolo polare. Tale importanza è oggi aumentata con gli effetti del riscaldamento globale: lo scioglimento dei ghiacci sta aprendo rotte che fino a qualche anno fa erano del tutto inaccessibili e creando di conseguenza enormi opportunità per i trasporti, i commerci, le attività militari, e lo sfruttamento delle risorse naturali.

 

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Le otto nazioni si sono incontrate oggi a Rovaniemi, in Finlandia per l’11° meeting ministeriale con il preciso compito di stilare un’agenda per i prossimi due anni con cui bilanciare la sfida del riscaldamento globale e lo sviluppo sostenibile della ricchezza mineraria. Ma ottenere una dichiarazione finale congiunta non è stato semplicissimo. Secondo delle fonti interpellate dalla Reuters, gli Stati Uniti si sono rifiutati di firmare la versione che rappresentava il cambiamento climatico come una seria minaccia per l’Artico. La formulazione sarebbe stata cancellata e i ministri si sarebbero limitati a ribadire il personale impegno per lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente artico.

 

Gli Usa hanno smentito una simile dinamica ma il ministro degli Esteri finlandese Timo Soini ha tenuto a sottolineare la mancanza di unità. “La maggioranza di noi considera il cambiamento climatico una sfida fondamentale per l’Artico e ha riconosciuto l’urgente necessità di intraprendere azioni di mitigazione e adattamento e rafforzare la resilienza”, ha affermato Soini. “Non voglio nominare e incolpare nessuno”.

 

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