COP 24 di Katowice: c’è la bozza del testo finale

La bozza del documento è stata presentata giovedì notte ma molte questioni rimangono aperte, al punto da far prevedere che i colloqui possano sforare la deadline dell’evento

COP 24 di Katowice

 

Si alza il sipario sull’ultimo giorno (ufficiale) della COP 24 di Katowice

(Rinnovabili.it) – Il polacco Michal Kurtyka vuole raggiungere un risultato concreto nella COP 24 di Katowice. Con il Summit sul clima ormai agli sgoccioli, il segretario di Stato all’Energia e attuale presidente della Conferenza, ha continuato a incalzare i negoziatori affinché accelerassero i lavori “Non abbiamo il conforto del tempo, ma abbiamo la volontà e il potere di trovare un compromesso” ha detto Kurtyka “Possiamo implementare l’Accordo di Parigi come tutti voi lo avete progettato. […] Dobbiamo muoverci: cambiamenti climatici non ci aspetteranno”. La COP 24 dovrà necessariamente chiudersi con un testo contenente le opzioni per attuare il Paris Agreement, il primo accordo mondiale sul clima raggiunto alla COP 21 di Parigi tre anni fa.

 

Una prima bozza del documento è stata presentata giovedì notte ma molte questioni rimangono aperte, al punto da far prevedere che i colloqui possano sforare la deadline dell’evento. La questione su come le regole che sottendono l’Accordo di Parigi saranno applicate a Paesi sviluppati e in via di sviluppo, rimane uno dei più grandi punti critici. L’Unione Europea, insieme con altre nazioni ricche, ha fatto pressioni sulla Cina affinché sostenga un sistema flessibile che dia solo ai Paesi più poveri il tempo di conformarsi alle regole: Pechino ha mostrato un’apertura alla proposta mentre i tradizionali alleati cinesi – Brasile, Sudafrica e India – continuano a insistere sul “principio della responsabilità differenziata” per le economie in via di sviluppo.

 

Punti aperti anche sulla questione della finanza climatica e sui sistemi di monitoraggio e comunicazione degli impegni nazionali sul fronte delle emissioni.Il denaro è la parte più difficile. È un continuo parlare di soldi. Questo (incontro) riguarda le decisioni tecniche, anche se è diventato politico”, ha detto alla Reuters un delegato. Gli Stati Uniti, che intendono ritirarsi dal patto, stanno anche cercando di garantire parità di condizioni per le imprese stelle e strisce contro la Cina.

 

Cosa succederà ora? In quest’ultima giornata si dovrà trovare una formula finale per il documento della COP 24 che accontenti tutti. In teoria, è compito del segretariato delle Nazioni Unite redigere un testo negoziale, con alcune indicazioni da parte della presidenza di turno, ma il governo polacco si è fatto carico del compito, non avendo l’UNFCCC abbastanza sostegno da parte delle delegazioni. Un po’ com’è successo alla COP 21 di Parigi, dove il governo francese prese il controllo della situazione con il supporto di UE, Cina e USA. Oggi, tuttavia, le cose sono ben diverse, come spiega Climate Home News: “Questa presidenza è, sotto molti aspetti, sottovalutata, a corto di personale e indebolita da altre parti del governo polacco. Ma Kurtyka ha alcuni potenti sostenitori che lavorano dietro le quinte – tra cui il presidente francese della conferenza parigina del 2015 Laurent Fabius”.

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