Dal Regno Unito 60 mln per il CCS nelle economie emergenti

Il ministro ai Cambiamenti climatici Greg Barker ha annunciato lo stanziamento di nuovi fondi che sosterranno la tecnologia del geosequetro della CO2 nei paesi in via di Sviluppo

(Rinnovabili.it)  – Il programma di sostegno che la Gran Bretagna sta portando avanti nel campo delle tecnologie di Carbon Capture and Storage lascia i confini nazionali per approdare nei paesi in via di sviluppo. Il Segretario all’Energia e ai Cambiamenti Climatici Greg Barker ha, infatti, annunciato in questi giorni che il governo metterà in campo altri 60 milioni di sterline per sostenere lo sviluppo del CCS nelle economie emergenti.

“Ci rendiamo conto quanto sia importante garantire che tale tecnologia sia distribuita nei paesi sviluppati come in quelli in via di sviluppo. Il finanziamento che il Regno Unito si è impegnato a concedere oggi sosterrà lo sviluppo di nuove partnership e attività di capacity building nei mercati emergenti”, ha spiegato Barker.

La quota stanziata costituirà una parte sostanziale dei 200 milioni di dollari raccomandati dal Carbon Capture, Use and Storage (CCUS) Action Group, coalizione che riunisce governi, imprese e organizzazioni nel processo di formulazioni di un percorso netto e definito per far progredire la diffusione delle tecnologie CCS. La notizia è stata ovviamente accolta con soddisfazione dal settore, oggi convinto che il Regno Unito sia entrato al pari di altri paesi nell’avamposto della sfida tecnologica dettata dal carbone pulito.

“Per affrontare il cambiamento climatico – ha commentato Jeff Chapman, CEO di Carbon Capture and Storage Association – è essenziale che il CCS venga distribuito su scala globale, sia al comparto energetico che all’industria. Questo finanziamento, insieme con il programma di commercializzazione, ci consentirà di condividere le esperienze di investimento, ponendo così il Regno Unito in una posizione di leadership nello sviluppo di questa vitale tecnologia”.

 

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