Dall’ETI 18 mln per CCS e waste-to-energy

Finanziare la sperimentazione per ottenere energia a basso impatto ambientale. Ll’Environment Technology Institute accetterà le domande fino al giugno prossimo

(Rinnovabili.it) – Un nuovo finanziamento dell’ETI (Environment Technology Institute) offre 18 milioni di sterline a sostegno di nuovi progetti che siano di stimolo alla diffusione delle nuove tecnologie emergenti in tema di waste-to-energy e per la cattura e lo stoccaggio della CO2 (CCS).

La stessa organizzazione ieri oltre ad annunciare il piano ha descritto il progetto di sostegno per portare avanti la costruzione di un impianto di dimostrazione su scala commerciale del valore di 13 milioni di sterline che utilizzerà un sistema di gassificazione integrata e tecnologie “gas clean-up” per produrre energia dai rifiuti. In ambienti dove è scarsa la presenza di ossigeno, infatti, le alte temperature raggiunte favoriscono la produzione di gas di sintesi o syngas, che possono essere impiegati per ottenere energia con risultati molto superiori rispetto a quanto ottenuto dalla combustione diretta dei rifiuti e con una consistente riduzione dell’impatto ambientale e della produzione di inquinanti. “Abbiamo già portato a termine un’analisi approfondita delle tecnologie per generare energia dai rifiuti esistenti, così come la ripartizione media dei rifiuti urbani, commerciali e industriali che ogni anno vengono prodotti nel Regno Unito”, ha specificato il dottor David Clarke, chief executive di ETI, in una dichiarazione.

L’ETI ha inoltre dichiarato che le parti interesserate avranno tempo fino al 7 giugno per presentare le domande di adesione al progetto mentre potranno presentare i progetti dettagliati fino al 2 luglio per poi procedere alla realizzazione del progetto scelto che entrerà in funzione entro il 2016.

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