Ecodom: gli italiani collezionano RAEE

Grandi e piccoli elettrodomestici protagonisti dell’indagine di Ecodom sulla presenza di RAEE nelle case degli italiani

(Rinnovabili.it) – Grazie alla collaborazione di Ipsos, Ecodom ha presentato i risultati dello studio “Rapporto di ricerca sulle abitudini di utilizzo e smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)”. Il consorzio ha commissionato lo studio per capire quale sia l’effetto delle iniziative di raccolta e recupero sulla popolazione, dati ottenuti da Ipsos dopo aver intervistato 3.262 cittadini tra i 18 e i 74 anni.

Capire quanti siano gli elettrodomestici presenti nelle case degli italiani può aiutare infatti a comprendere il destino delle apparecchiature valutando la possibilità di allinearsi con gli obiettivi di raccolta imposti dalla Nuova Direttiva Europea sui rifiuti che impone il recupero dell’85% dei RAEE generati o il 65% della media di apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato nei tre anni precedenti.

 

GRANDI ELETTRODOMESTICI I dati raccolti hanno disegnato una situazione in Italia che evidenzia, per ogni famiglia, un totale di 46,5 apparecchi elettrici. L’elettrodomestico al quale nessun italiano rinuncia è la lavatrice, presente nel 95% delle case seguito dal frigorifero con freezer (84%). Per la metà degli italiani risulta invece indispensabile la lavastoviglie, per il 71% la cappa aspirante in cucina e per il 64% il forno ad incasso. Ad usare i piani di cottura elettrici sono il 37% delle famiglie. Si scende al 14% se si considerano i condizionatori portatili mentre i fissi sono nelle case del 37% degli italiani. Ultima in classifica l’asciugatrice, necessaria solo per l’8% degli intervistati.

 

PICCOLI ELETTRODOMESTICI A dominare il panorama il ferro da stiro, posseduto dal 97% delle famiglie, a seguire l’aspirapolvere (91%) il trapano (67%) e il frullatore (66%) mentre ultimo in classifica dopo il forno a microonde, il tostapane, la friggitrice e il bollitore elettrico arriva il macina caffè (13%).

 

Del totale degli elettrodomestici in possesso il 19% non è utilizzato o non è funzionante. Molti di questi apparecchi vengono abbandonati nelle soffitte e nelle cantina, altri, i più grandi, come lavatrici e frigorifero vengono ritirati dal negoziante all’acquisto di un nuovo prodotto e quindi vengono correttamente smaltiti secondo le procedure del Decreto UnoControUno. I piccoli elettrodomestici finiscono invece troppo spesso in posti sbagliati come le discariche improvvisate, che non garantiscono alcun recupero dei materiali né la salvaguardia ambientale dalle sostanze pericolose e inquinanti.

 

La ricerca ha evidenziato che, per i grandi elettrodomestici c’è una buona conoscenza su come dismetterli in maniera corretta. Più problematica è la dismissione dei piccoli elettrodomestici e degli apparecchi informatici, spesso buttati nella spazzatura” – afferma Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom – “ma soprattutto l’analisi ha messo in luce come sia ancora presente nelle case degli italiani una quantità di elettrodomestici, ad esempio i frigoriferi e i televisori con tubo catodico, che contengono sostanze dannose per l’ambiente se trattate in maniera scorretta. Sarà fondamentale una collaborazione fra i soggetti coinvolti nella raccolta differenziata, come  gli Enti Locali per la realizzazione di nuove isole ecologiche; i Distributori per informare gli acquirenti del ritiro gratuito del loro elettrodomestico in seguito all’acquisto di uno nuovo; l’opinione pubblica per uno smaltimento corretto”.

 

Nel 2011 sono stati raccolti 260.090.413 kg di RAEE, in più rispetto al 2010 con un incremento del 6%. Un risultato positivo nonostante la sfavorevole situazione di mercato che ha visto la diminuzione dell’acquisto di nuove apparecchiature elettriche ed elettroniche da parte del 72% delle famiglie.

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