Germania, la proposta dei Verdi per eliminare i voli nazionali entro il 2035

Collegamenti più rapidi e diffusi, potenziamento della copertura wifi, biglietti economici e una tassa sul cherosene: i Verdi presentano il piano da 3 miliardi di euro annui.

divieto voli nazionali Germania
Un Airbus Lufthansa in fase di atterraggio all’aeroporto di Stoccarda – Foto di Lasse Fuss

I voli nazionali rappresentano il 16% del traffico aereo tedesco

 

(Rinnovabili.it) – Il Partito dei Verdi ha presentato un piano per incentivare gli spostamenti in treno, potenziare la rete nazionale delle ferrovie e introdurre una tassa sul cherosene così da rendere gli i voli nazionali “ampiamente obsoleti”: l’indiscrezione sul progetto di Alleanza 90/I Verdi (la coalizione ambientalista divenuta secondo partito nel Parlamento tedesco alle ultime elezioni) è stata riportata dal quotidiano Süddeutsche Zeitung.

 

Il piano prevede l’investimento di una somma pari a 3 miliardi di euro ogni anno per potenziare la rete ferroviaria, la frequenza dei treni e l’alta velocità: “E’ inaccettabile che l’aereo, uno dei mezzi di trasporto più dannosi per il clima, sia ancora sovvenzionato con miliardi di euro – ha spiegato Daniela Wagner, deputata dei Verdi, sulle colonne del Süddeutsche Zeitung – L’ecosostenibile sistema ferroviario, invece, continua ad essere cronicamente sottofinanziato”.

 

Per competere con le tratte aeree, il tempo necessario per collegare le città tedesche dovrebbero essere ridotto a un massimo di 4 ore, secondo gli autori del programma; andrebbe inoltre incentivato lo spostamento su ruota ferrata con biglietti più economici e il potenziamento della copertura wifi in percorrenza.

 

Tassello essenziale del progetto è l’introduzione di un sistema di tassazione del cherosene che sfavorisca anche economicamente il ricorso all’aereo per gli spostamenti su tratte brevi. Secondo quanto riportato da Süddeutsche Zeitung la tariffa suggerita dovrebbe essere la stessa di quella attualmente applicata sulla benzina ovvero 65 cent al litro.

 

Un tema dibattuto anche in Commissione europea dopo l’esito dello studio condotto dalla società olandese Ce Delft (commissionato dalla stessa Ue) secondo cui l’introduzione di una tassa sul cherosene porterebbe nelle casse comunitarie fino a 40 miliardi di euro e un taglio delle emissioni di CO2 del 18%.

 

Già nel 2018, il Ministero dei Trasporti tedesco ha annunciato l’intenzione di raddoppiare i passeggeri dei treni entro il 2030. Recentemente, la società statale che gestisce la rete ferroviaria tedesca, Deutsche Bahn(DB), ha stanziato 30 milioni di euro per potenziare il servizio wifi sulle vetture.

 

Il traffico aereo nazionale rappresenta “solo” il 16% dei voli che solcano i cieli tedeschi: di questi, una parte consistente sono rappresentati dagli spostamenti tra Berlino e Bonn dei funzionari governativi. Un accordo stipulato a metà degli anni ’90 prevede, infatti, che ogni Ministero tedesco abbia una rappresentanza anche nella vecchia capitale dell’ex Repubblica Democratica Tedesca, la Germania Est.

 

Secondo le stime governative, la tratta di 500 km tra Berlino e Bonn verrebbe coperta con circa 230 mila viaggi ogni anno da parte di funzionari e addetti ai lavori. Un bipolarismo che quasi tutte le forze parlamentari chiedono di superare e che potrebbe cessare di esistere entro il 3 ottobre 2020, quando ricorrerà l’anniversario per i 30 anni di unificazione della Germania.

 

>>Leggi anche In Svezia prende piede la “flygskam”, la vergogna di prendere l’aereo<<

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