Dal Green Act un futuro a base di economia circolare

Il provvedimento sull’ambiente previsto dal Programma Nazionale di Riforme del governo è in piena fase di elaborazione

Galletti ritiro delle norme Ue è “segnale negativo”

 

(Rinnovabili.it) – “Il Green Act che sta preparando il governo servirà ad avvicinarci all’economia circolare: un nuovo modello di sviluppo che prevede minore utilizzo di materie prime e meno produzione di rifiuti”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha anticipato alcuni dei contenuti del nuovo provvedimento che dovrebbe, salvo ritardi, essere adottato entro il mese di giugno 2015. Il provvedimento legislativo, previsto nel Programma Nazionale del Documento di Economia e Finanza (DEF), è stato pensato per far da contenitore ad una serie di misure dedicate all’efficienza energetica, fonti rinnovabili, mobilità sostenibile, rigenerazione urbana e uso efficiente del capitale.

 

Ma non si tratterà però solo di misure orientate al futuro. L’esecutivo assicura che il Green Act conterrà una serie di interventi mirati sul fronte ambientale in grado di “rimettere a posto i danni del passato”. Come ha spiegato lo stesso Galletti, intervenendo a Ecofutura di Cherasco (Cn), si sta procedendo in due modi: “con la programmazione, penso al piano da sette miliardi in sette anni contro il dissesto, ai fondi per le bonifiche e alle semplificazioni” e con l’educazione ambientale.

 

L’obiettivo è quello di invertire il senso rispetto alle scelte e ai comportamenti del passato, e rispondere in questo  modo al tema del contrasto ai cambiamenti climatici e ai suoi effetti devastanti sul Pianeta. Ecco perché uno degli appuntamenti di primaria importanza nella fase di preparazione del Green Act saranno gli Stati Generali sui cambiamenti climatici e sulla difesa del suolo, organizzati dalla #italiasicura, la struttura di palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico. L’evento, la cui agenda è in fase di definizione da parte delle riunioni preparatorie e dai tavoli tecnici, si terrà il 22 giugno prossimo a Roma. Alla giornata parteciperanno diverse personalità delle istituzioni, del mondo accademico, esponenti dei governi esteri e rappresentanti delle organizzazioni internazionali in prima linea su questo versante.

 

Inoltre tra giugno e novembre di quest’anno, un Comitato per una riforma fiscale ecologica affronterà la revisione del sistema delle accise, tenendo conto delle emissioni di CO2, SO2, NOx; accanto a ciò è prevista anche l’analisi e valutazione dei sussidi ambientalmente dannosi, revisione di quelli ambientalmente favorevoli e l’introduzione di eventuali nuove misure di fiscalità ecologica che incentivino l’uso (consumo e produzione) efficiente delle risorse. L’attuazione progressiva delle misure dovrebbe iniziare nel 2016.

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