AAA Orsa polare cerca casa

Impazza sul web il video con cui Greenpeace racconta la distruzione degli habitat naturali nell’Artico, nato dalla collaborazione con l’attore Jude Law e la band inglese Radiohead

(Rinnovabili.it) – Un premio Oscar del cinema da una parte, idoli della musica dall’altra e il titolo di una canzone che diventa quasi un imperativo morale: Everything in its right place, ogni cosa al posto giusto. Sono questi gli ingredienti con cui Greenpeace continua la sua battaglia per salvare l’Artico e questa volta lo fa con un video, nato dalla collaborazione tra l’attore Jude Law e la band inglese Radiohead, che ha come protagonista un’orsa polare costretta ad abbandonare la terra natia in cerca di una nuova casa a Londra. Oltre ai devastanti effetti dei cambiamenti climatici, infatti, c’è un’altra minaccia che rischia di compromettere seriamente gli ecosistemi della regione artica ed è rappresentata dall’avvio di attività estrattive da parte di alcune compagnie petrolifere. Secondo quanto sostenuto da Greenpeace, Shell, BP, Gazprom, Exxon ed altri sarebbero impegnati in una nuova corsa al petrolio che, per coprire solo 3 anni di consumi globali di petrolio, rischierebbe di contaminare in modo irreversibile le acque dell’Artico.
L’attore inglese, che ha deciso di sostenere la campagna, vorrebbe che l’area potesse diventare un santuario da proteggere dall’avidità di aziende e compagnie.

«Mentre il ghiaccio artico si scioglie, gli orsi polari sono costretti ad allontanarsi dal loro habitat naturale per trovare cibo e occuparsi dei piccoli», ha commentato Jude Law che, riferendosi al video, ha sottolineato l’evidenza di quanto i nostri destini siano interconnessi e di quanto il cambiamento climatico colpisca tutti, a prescindere dalle zone in cui viviamo.

Dello stesso avviso anche la voce dei Radiohead nonché l’altro testimonial della petizione di Greenpeace, Thom Yorke, preoccupato della marea nera che potrebbe devastare la bellezza di questo territorio incontaminato.
Il tam tam sta facendo il giro del mondo ed è arrivato anche in Italia, dove ha trovato una schiera di artisti nostrani pronti ad aderire alla campagna: da Margherita Buy, che ha prestato la sua voce al posto di Jude Law nella versione italiana del video, a Claudio Santamaria, Giobbe Covatta, Giuseppe Cederna, Laura Morante, Massimo Ghini, Pino Quartullo, Sergio Castellitto e Valentina Carnelutti. Lanciata appena un paio di settimane fa, ad oggi la petizione Save the Arctic di Greenpeace ha già superato le 370.000 firme.

Articolo precedenteDal 7° PQ un milione di euro per le nanotecnologie solari
Articolo successivoEcomafia 2012, la criminalità ambientale fattura miliardi