L’India lancia il primo Programma Nazionale per l’Aria Pulita

Obiettivo del governo indiano: ridurre le concentrazioni di PM2,5 e PM10 del 20-30% entro il 2024

india smog

 

L’India è la patria delle 14 città più inquinate del mondo

(Rinnovabili.it) – “L’inquinamento atmosferico è una delle più grandi sfide ambientali globali di oggi”. Con queste parole il Ministero indiano dell’Ambiente ha annunciato ieri il primo Programma nazionale per l’aria pulita, piano d’azione quinquennale di riduzione delle emissioni. Una misura fortemente attesa per un Paese nella top list delle nazioni soffocate dallo smog. Qui, infatti, si trovano 14 delle 15 città più inquinate del mondo (dati dell’Organizzazione mondiale della sanità) e ogni anno i contaminanti atmosferici sono concausa di almeno 1,24 milioni di morti premature (leggi anche Smog a livelli record a Nuova Delhi).

 

“Dobbiamo garantire aria pulita ai nostri figli e alle generazioni future”, ha commentato il ministro dell’Ambiente Harsh Vardhan durate la conferenza stampa di lancio. “L’obiettivo generale dell’NCAP è rappresentato da azioni globali di mitigazione per la prevenzione, dal controllo e dalla riduzione dell’inquinamento atmosferico oltre all’aumento della rete di monitoraggio della qualità dell’aria in tutto il paese e al rafforzamento delle attività di sensibilizzazione”.

 

Il programma mira a promuovere tagli alle emissioni industriali e ai gas di scarico dei veicoli, introduce regole severe per i carburanti per i trasporti e la combustione di biomassa e chiede la riduzione delle polveri sottili. Nel dettaglio impone un calo delle concentrazioni di PM2,5 e PM10 del 20-30% entro il 2024, utilizzando il 2017 come anno di riferimento.

Sono stati formulati, inoltre, specifici piani urbani d’azione per 102 città che non rientrano negli standard di una buona qualità dell’aria, includendo anche 43 smart city dell’omonimo progetto nazionale.

 

“L’NCAP – sottolinea il Governo – sarà un piano quinquennale a medio termine, con il 2019 come primo anno. Tuttavia, le esperienze internazionali e gli studi nazionali indicano che risultati significativi in ​​termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico sono visibili solo a lungo termine, e quindi il programma potrebbe essere ulteriormente esteso a un orizzonte temporale più lungo dopo una revisione intermedia dei risultati”. 

Le buone intenzioni ci sono tutte ma per molti non sono sufficienti. Il perché lo spiega Sunil Dahiya, senior campaigner di Greenpeace. “Speravamo che la NCAP sarebbe stato molto più forte, con obiettivi sia settoriali che urbani e che contenesse strumenti legali per agire contro la mancata attuazione”, ha affermato l’attivista. “Speriamo che il ministero dell’ambiente mostri maggiore serietà nell’attuazione e nel rafforzamento del piano”.

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