Inizia la deforestazione dell’ultima selva vergine d’Europa

La Polonia ha avviato il piano di deforestazione nella foresta di Bialowieza, Patrimonio mondiale Unesco dal ’79 e dimora degli ultimi bisonti europei

Inizia la deforestazione dell'ultima selva vergine d'Europa

 

(Rinnovabili.it) – La deforestazione di Bialowieza, l’ultima selva primordiale d’Europa, è iniziata oggi. Nonostante le proteste della società civile, il nuovo governo della Polonia ha avviato le motoseghe. Il rumore dei camion e degli operai squarcia la quiete del sito, considerato Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1979. Qui, sotto 150 mila ettari di abeti e querce millenari, alti fino a 50 metri, vivono 20 mila specie animali, tra cui 250 specie uccelli e centinaia di bisonti europei, giganti sull’orlo dell’estinzione.

Un tempo la foresta di Bialowieza si estendeva in tutto il continente, oggi copre soltanto vaste zone della Polonia e della Bielorussia. Ma ora dovrebbe ridursi ulteriormente se andrà in porto il piano dell’esecutivo polacco. Ufficialmente, la ragione per radere al suolo 188 mila metri cubi di piante è il tentativo di «fermare il degrado delle foreste», ma dietro questa dichiarazione del Ministero dell’Ambiente si nasconde un motivo molto più pratico.

Il tetto di 63 mila metri cubi da disboscare per il periodo 2012-2021, infatti, è stato quasi raggiunto. Così, adesso arriva un decreto che triplica il volume di legno recuperabile da Bialowieza.

 

Inizia la deforestazione dell'ultima selva vergine d'Europa 2Il ministro dell’Ambiente polacco, Jan Szyszko, ha dato mandato di avviare la deforestazione a causa di una sospetta infestazione del Bostrifo, parassita dell’abete rosso. Ma gli ambientalisti avvertono che il taglio degli alberi distruggerà un ecosistema incontaminato per più di 10 mila anni.

«Stiamo invitando la Commissione europea a intervenire prima che il governo polacco consenta la distruzione irreversibile della foresta», ha detto Greenpeace Polonia.

Secondo gli attivisti, la presenza del coleottero non pone alcun pericolo per l’ecosistema del bosco.

Anche la ONG Client Earth ha sollevato le sue preoccupazioni: «La decisione di moltiplicare la deforestazione non è compatibile con il diritto comunitario, in quanto non è stata preceduta da uno studio di impatto ambientale sulle specie e i siti protetti», ha detto l’avvocato Agata Szafraniuk.

Per questo, «un ricorso davanti alla giustizia europea diventa sempre più probabile».

Intanto, le motoseghe continuano il loro lavoro.

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25 Commenti

    • Noi qui in Polonia abbiamo fatto diverse petizioni che purtroppo non sono servite a niente 🙁 Magari una reazione internazionale portebbe aiutare ma con il governo di oggi, non so. Siamo disperati!

  1. Non ci posso credere !
    Io non mi riconosco in questo orrore ,come possibile che per tantissimi anni abbiamo fatto tutto per preservare questo posto invece arriva qualche imbecile e distrgge tutto.

  2. Bisognerebbe capire cosa e dove si va a tagliare. Sono stato a Bialowieza, ho constatato in varie zone della foresta pesanti attacchi di Bostrico (Ips typographus, un coleottero scolitide) a carico dell’abete rosso, con vaste zone disseccate. Se il taglio si limitasse a queste aree si conterrebbe la diffusione dell’insetto, e sarebbe misura opportuna. Se invece le utilizzazioni riguardassero le centenarie foreste miste di latifoglie, che fanno di Bialowieza ed aree limitrofe (compresa la porzione in Bielorussia) un patrimonio unico e non riproducibile per l’Europa – magari con l’intento di “rinnovare” il soprassuolo boschivo – il danno prodotto sarebbe incalcolabile. E questo considerati anche i recenti cambiamenti climatici, riportati dalla letteratura scientifica, che avrebbero reso l’ecosistema polacco in parola più fragile e vulnerabile.

    • nessun organismo patogeno giustifica un intervento totale . L’assetto naturalistico improntato ha modalità precise casuali o differenziate di progredire o modificare ambienti . Meno l’homo demens ci mette mano e meglio è .

    • Concordo con il commento di Fabrizio. Ho visitato recentemente Bialowieza, il problema del bostrico sul peccio esiste eccome ed è in corso un dibattito che per fortuna non è tutto bianco e nero come l`articolo in questione vuole presentare. Con questo non voglio dire che sia un intervento sensato, ma perlomeno andrebbero contestualizzate le ragioni anzichè sparare subito a zero. Consiglio la lettura dell`articolo su Nature (qui sotto ) e dei relativi commenti, molto equilibrati, per capire meglio la situazione e le istanze delle parti coinvolte (politica, forestali e naturalisti). Tra l`altro nell`articolo è chiaramente scritto che la parte interessata dall`aumento dei prelievi non ha nulla a che fare con la zona a protezione integrale, il vero cuore del parco, ma verrà portata avanti in aree già sottoposte a gestione.
      E a proposito vorrei richiamare l`attenzione sull`uso improprio dei termini deforestazione, distruzione e radere al suolo, perchè dubito si tratti di questo, anche se in gran parte dell`opinione pubblica italiana ancora vige l`equazione taglio = deforestazione, quando invece si tratta di gestione. Oppure pensate che stiano deforestando anche le peccete alpine?

      http://www.nature.com/news/polish-scientists-protest-over-plan-to-log-in-bia%C5%82owie%C5%BCa-forest-1.19428

      • Penso che il governo polacco dovrebbe sentire altri paesi che hanno subito l attacco del bostrico tipografo (così chiamato) tipo il corpo forestale dello Stato della alta val parma. Nel 2003 a causa dell caldo eccessivo il bostrico si è sviluppato andando ad attaccare le foreste di abeti rossi piantate all inizio del 1900 w che non erano autoctone.disperati, all inizio il CFS ha tentato di bloccare l infestazione con il taglio e la bruciatura dei ceppi, ma è stato inutile.poi con studi si è capito che altre specie sndavs a sostituirsi all abete nelle nuove radure quali faggi aceri addirittura abete bianco questo autoctono ma sempre piu raro. Dunque la natura ha riporta la foresta ad uno stato più naturale. Il legno dell abete infestato marcisce sul terreno e non viene più bruciato e dopo qualche anno l infestazione è cessata o molto diminuita

  3. solo un governo delinquenziale può fare una cosa simile e mi stupisce che nessuno protesti ma il problema è che ormai i casi di distruzione del pianeta sono talmente tanti che i lamenti sono diventati sospiri.
    In questo caso dovrebbe intervenire l’Unesco o la C.E di cui fa parte.

  4. Quando arriva la corruzione mentale del cosiddetto uomo moderno annienta ed aliena le ultime resistenze protezionistiche della natura ,ormai solo azioni individuali che non trovano adepti attivi ma la cortina passiva ipocrita..

  5. Sono figlia di un grande botanico ormai scomparso da tempo e sono sicura che continua a soffrire per il perenne maltrattamento che l’uomo offre alla madre terra!!!!Il mio babbo ha sempre lottato,ma il soldo è sempre più forte!!!Che schifo!Anche io spero nel meteorite!!!!

  6. 1) paradosso: si parla di ambiente , ecologia, cibi biologici e si abbattono le foreste, si inquinano falde acquifere e oceani con il petrolio , aumentano le emissioni di CO2 , crescono di dimensione le isole di plastica negli oceani…
    La Terra e’ uno splendido pianeta ed e’ un perfetto sistema FINITO che non possiamo sfruttare all infinito ….
    2)paradosso dell’era della comunicazione virtuale, riceviamo mail, sms, notizie di ogni tipo ma, NON SAPPIAMO PIU AGIRE.
    Propongo:
    un MURO UMANO tra le motoseghe e gli alberi. Con Greenpeace e/ o altri….

  7. Ya han destruído bastante la naturaleza, el hombre es la especie más dañina y no comprende que dañando la naturaleza se daña a sí mismo. Habría que rescatar los bosques perdidos y no seguir destruyendo.

  8. Che peccato 1.000, 2.500, 3.000, 7.000 e 9.000 anni fa non ci fosse il governo polacco, ci furono diversi attacchi da parte di altre specie di insetti come di coleotteri eppure la selezione naturale ci ha portato qui oggi.
    Fantastico quali scuse si riescano ad inventare pur di proteggere il mercato delle lobby

  9. Sembra sempre un discorso economico e nonostante si parli di Europa e di regole condivise, alla fine ogni paese può fare quello che vuole un casa propria. Du sicuro non sono d’accordo sulla deforestazione in nessuna parte del mondo

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