Inquinamento delle acque: parte il ‘Floating Sensor Network’

Il progetto ha iniziato a testare circa 100 robot “a sensori” dotati di Gps, rilasciati nel fiume californiano di Sacramento

(Rinnovabili.it) – Si chiama ‘Floating Sensor Network’ il nuovo progetto che misurerà i flussi, l’inquinamento e i livelli di salinità delle acque grazie all’utilizzo di robot “a sensori” dotati di Gps e piattaforma Android per l’elaborazione millimetrica dei dati raccolti. In particolare, l’innovativo programma – guidato da Alexandre Bayen, professore associato del Center for Information Technology Research in the Interest of Society (CITRIS) dell’Università della California – ha iniziato a testare circa 100 automi galleggianti rilasciati nel fiume californiano di Sacramento, (nei pressi di Walnut Grove), al fine di rilevare eventuali picchi di concentrazioni inquinanti, salinità e sostanze chimiche nelle diverse aree del bacino fluviale, (per esempio al centro del canale o lungo le rive).

Mentre il vecchio sistema di monitoraggio dei fiumi a “sensori fissi” consentiva fino ad oggi di verificare soltanto i dati relativi ad un singolo punto di “raccolta”, con i nuovi robot invece, si potranno ricevere e confrontare parallelamente più informazioni relative ai livelli di inquinamento delle acque: i dispositivi artificiali infatti, sono dotati di eliche grazie a cui possono muoversi facilmente aggirando eventuali ostacoli e raggiungendo destinazioni specifiche.

 

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