28 Marzo 2024
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Politiche Ambientali

I limiti di sostenibilità della rimozione della CO2 basata sulla natura

Rischi associati a un impiego su vasta scala di soluzioni naturali per la rimozione della CO2 includono perdita di biodiversità, meno sicurezza alimentare, un consumo maggiore di risorse idriche e possibili violazioni dei diritti umani

La protesta dei trattori vandalizza Bruxelles, l’UE risponde con un’affettuosa carezza

L’altra faccia della protesta dei trattori europei la mostrano gli avvenimenti di ieri davanti al parlamento europeo: statue abbattute, scontri con la polizia, toni sempre più aspri. Ma a Bruxelles le istituzioni europee non stigmatizzano e derubricano i fatti a “preoccupazioni espresse dagli agricoltori”

Il fumoso PNIEC dell’Italia emette 44 mln t di CO2 di troppo

Analizzando la chiarezza di informazioni e la coerenza interna di quattro temi trasversali - elettricità rinnovabile e idrogeno rinnovabile, usi del territorio, bioenergia e stoccaggio geologico a lungo termine della CO2, l’Osservatorio sulla neutralità climatica europea avverte: il piano dell’Italia al 2030 per la transizione rischia di fallire diversi obiettivi

Oggi è la Giornata mondiale zone umide 2024: l’ecosistema più a rischio del Pianeta

Barriere protettive naturali contro le inondazioni, questi ecosistemi filtrano inquinanti e ci danno acqua pulita da bere e per l’agricoltura. Occupano solo il 6% della superficie delle terre emerse ma sostengono il 40% della biodiversità animale e vegetale. E sono gli ecosistemi più a rischio. In Italia, dal 1700 a oggi, ne abbiamo distrutto il 75%

Bruxelles china la testa alla protesta dei trattori

Esenzioni dagli standard del GAEC 8, salta per un altro anno l’obbligo di vincolare il 4% dei terreni a destinazioni non produttive e funzionali al sostegno della biodiversità. La misura era già stata sospesa come risposta alla guerra in Ucraina e alla presunta insicurezza alimentare che lo stop alle forniture di grano ucraino avrebbe potuto comportare

Roma Innovation Hub: gli obiettivi di sostenibilità dei periti industriali

Tra i tanti settori di competenza dei periti industriali, quello dell’energia riveste grande importanza. Puntare all’autonomia energetica avrebbe un duplice valore: incidere sulle bollette di aziende e famiglie e portare un effettivo cambiamento a livello ambientale, spiega il perito industriale Stefano Tramarin

Prezzo del carbonio agricolo: la ricetta di Bruxelles per tagliare le emissioni agricole UE

La proposta sugli obiettivi clima al 2040, che sarà presentata il 6 febbraio dalla Commissione UE, prevede un target per il settore di -30% emissioni di gas serra diversi dalla CO2 rispetto ai livelli del 2015. La chiave di volta è l’introduzione di un meccanismo di prezzo del carbonio per agricoltura e allevamento, analogo a quello in vigore con l’ETS per l’industria

Allarme Onu: il consumo di materie prime farà deragliare la transizione

Dal 1970 a oggi, l’estrazione di materie prime è aumentato del 400%. Anche con le politiche in vigore e la spinta dell’economia circolare, i consumi aumenteranno ancora del 60% nei prossimi 35 anni. La transizione deve quindi passare da una riduzione della domanda. Come? Un rapporto Onu presenta un ventaglio di opzioni per mobilità, energia, costruzioni

Cosa sappiamo del Piano Mattei per l’Africa?

Energia, acqua e agricoltura sono tra le aree prioritarie di intervento. Ma molti dei progetti citati dalla premier Giorgia Meloni sono interventi già in corso, spesso avviati dalla cooperazione italiana o da grandi aziende come Eni. Pochissimi i dettagli su nuovi progetti in cantiere. E il Piano Mattei “cannibalizza” il 70% delle risorse stanziate per il Fondo italiano per il clima: il governo però non ha ancora chiarito quali saranno i benefici attesi da questi progetti per il contrasto della crisi climatica

Phase out delle fossili, senza date certe i target 2040 sono troppo deboli

Il 6 febbraio Bruxelles presenterà la sua proposta di nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni al 2040. WWF, Greenpeace, Transport & Environment, CAN Europe, EEB, E3G, Global Citizen e Carbon Market Watch chiedono di indicare lo stop al carbone nel 2030, al gas nel 2035 e al petrolio nel 2040

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