Nessuna verità per l’omicidio Berta Caceres: rubate le prove dal tribunale

Il faldone è sparito nel nulla il 29 settembre. Adesso è quasi impossibile trovare la verità sull’uccisione della famosa attivista, mentre crescono i sospetti sulla collusione dello Stato

Nessuna verità per l’omicidio Berta Caceres: rubate le prove dal tribunale

 

(Rinnovabili.it) – Tutti i documenti relativi all’omicidio dell’attivista ambientale honduregna Berta Caceres sono spariti nel nulla. L’incartamento era stato depositato presso il tribunale della capitale Tegucigalpa, sotto la diretta responsabilità delle autorità giudiziarie e quindi dello Stato. I primi a darne notizia sono stati i media locali, che riferiscono che il furto sarebbe avvenuto il 29 settembre. L’episodio è poi stato denunciato anche dalle Nazioni Unite.

È l’ennesima beffa per la vicenda della più famosa ambientalista dell’Honduras, uccisa lo scorso marzo in casa sua da un commando armato. Caceres era un punto di riferimento non solo per la comunità nazionale, ma anche per movimenti contro la deforestazione e per la difesa dei diritti dei popoli indigeni in tutta l’America Latina. L’anno scorso aveva vinto il Goldman Environmental Prize per la sua opposizione a uno dei più grandi progetti idroelettrici dell’America Centrale, quattro colossali dighe presso la cascata di Agua Zarca, sul fiume Gualcarque. Era anche la fondatrice del COPINH, il Consiglio dei popoli indigeni dell’Honduras.

 

Nessuna verità per l’omicidio Berta Caceres: rubate le prove dal tribunaleI suoi compagni di lotta del COPINH avevano fin da subito le idee chiare su chi fosse il vero mandante dell’omicidio: lo Stato. Accuse che non stupiscono affatto se si tiene conto del triste primato che l’Honduras detiene: è ai primi posti nella classifica delle uccisioni di attivisti ambientali, peraltro in aumento del 60% negli ultimi due anni. Solo in Honduras sono oltre 100 gli attivisti uccisi dal 2010 a oggi. Lo ha rivelato di recente un rapporto di Global Witness, che punta il dito contro la profonda collusione tra apparati statali corrotti e interessi delle grandi multinazionali.

Anche l’omicidio di Berta Caceres ricade in questa categoria. Nei mesi si sono susseguiti depistaggi, arresti sospetti di persone che con tutta probabilità non c’entrano nulla con il fatto, messi in galera per proteggere i veri mandanti. Un’inchiesta del Guardian aveva portato alla luce una verità molto diversa da quella sempre sponsorizzata dal governo di Tegucigalpa, che parlava di rapina finita male o omicidio a sfondo passionale: un ex soldato honduregno aveva rivelato che è l’esercito stesso a farsi carico di queste uccisioni extragiudiziali.

Così, la sparizione del faldone relativo al caso di Berta Caceres è solo l’ultimo degli intralci messi in atto per impedire che si arrivi alla verità. “Se questo è il modo con cui lo Stato maneggia le prove del processo, allora come potremo fidarci del suo esito finale?”, ha commentato amaro Candido Mezua Salazar, compagno di lotta di Caceres.

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