Parchi a Impatto Zero: al via il nuovo laboratorio di sostenibilità ambientale

Firmato l’accordo tra Federparchi, FITS! e Rinnovabili.it per creare un nuovo modello di finanza per progetti ambientali

Parchi a Impatto Zero: al via il nuovo laboratorio di sostenibilità ambientale

 

(Rinnovabili.it) – Un nuovo modello di green financing per i parchi e le riserve naturali italiane, per coniugare al meglio la sostenibilità ambientale con i bisogni reali del territorio. È la sfida lanciata oggi con Parchi a Impatto Zero, progetto dedicato al supporto di iniziative di conservazione, sviluppo e tutela del patrimonio ambientale e territoriale, realizzato grazie a un accordo tra Federparchi – la Federazione italiana Parchi e riserve naturali -, FITS! – la Fondazione per l’Innovazione del Terzo Settore – e Rinnovabili.it.

L’obiettivo è dare forma ad un nuovo modello di sostegno tecnico e finanziario per gli interventi di sostenibilità ambientale e sociale, guardando in particolare al settore dei parchi e delle riserve della penisola. La Convenzione siglata questa mattina a Roma dal presidente di Federparchi Giampiero Sammuri, dal Segretario Generale di FITS! Roberto Leonardi e dal Direttore di Rinnovabili.it Mauro Spagnolo, dà vita ad un vero e proprio laboratorio.

“È una via che incentiva l’emergere di idee e proposte, che saranno poi vagliate da uno studio di prefattibilità e avranno a disposizione un set di strumenti finanziari – introduce Leonardi – La via intrapresa oggi non lascia spazio agli alibi.

 

Come funziona nello specifico Parchi a Impatto Zero? Si tratta di un percorso agevolato che sostiene i progetti di sostenibilità ambientale e sociale in tutte le fasi realizzative e finanziarie. Messe a sistema le competenze dei tre soggetti promotori, le proposte saranno seguite dalla fase di progettazione alla  valutazione di fattibilità, allo studio dei meccanismi finanziari. L’intero processo può poi contare su uno snellimento dell’iter burocratico e sul sostegno nel reperimento di fondi.

Proprio la burocrazia e l’affinamento degli aspetti finanziari dei progetti sono tra gli elementi che oggi frenano maggiormente. “Oggi i parchi nazionali non hanno grandi problemi di finanziamenti, ma si trovano in difficoltà a spenderli per via della burocrazia – osserva Sammuri – Invece le aree protette patiscono i tagli decisi dalle regioni e fanno fatica a dare il via a nuovi progetti, che su carta sarebbero pronti. Questo accordo può garantire alle aree protette quelle risorse, con anticipi e finanziamenti preliminari, e toglie gli impedimenti burocratici con cui si confrontano i parchi”.

Punti di forza, sottolinea Spagnolo, saranno “lo sviluppo di rinnovabili integrate, l’attenzione all’efficienza energetica e la scommessa della mobilità elettrica, che è una novità per le aree protette”Nove le aree di intervento individuate dalla Convenzione su cui si focalizzeranno gli sforzi: efficientamento energetico, impiego delle rinnovabili, abbattimento degli inquinanti, biodiversità, mobilità sostenibile, interventi edilizi a basso impatto, innovazione tecnologica, creazione di start up e nuovi modelli gestionali dei servizi, sostenibilità ambientale.

 

Parchi a Impatto Zero: al via il nuovo laboratorio di sostenibilità ambientaleNello specifico, FITS! promuoverà la costruzione di modelli di partenariato pubblico-privato basati sul Project Financing e l’attivazione delle Comunità, mentre Federparchi segnalerà esigenze e possibili location degli interventi (aree protette, infrastrutture, edifici, etc.) e si occuperà della gestione amministrativa e autorizzativa degli interventi. Rinnovabili.it oltre a curare la promozione e la visibilità alle iniziative, offrirà un servizio di consulenza per l’individuazione degli interventi, valuterà preliminarmente le potenzialità e la fattibilità delle proposte, svilupperà o selezionerà i progetti, definendo costi e ritorni.

“I parchi devono essere luoghi avanzati della sostenibilità – interviene nel dibattito Alfonso Pecorario Scanio, presidente della Fondazione UniVerde – In quei contesti la capacità di fare innovazione, anche con le rinnovabili, è importante”. Senza dimenticare, sottolinea la deputata Pd Chiara Braga, che “i parchi sono anche un presidio fondamentale per tenuta delle comunità locali e della coesione sociale: bisogna creare le possibilità affinché quelle aree fragili si possano sviluppare”. Concetti e realtà in cui è ancorato il nuovo modello di project financing Parchi a Impatto Zero. “È senz’altro un bene quando le banche, come in questo caso, legano la finanza all’economia reale”, conclude il senatore M5S Gianni Girotto.

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3 Commenti

  1. Abito nel comune di Patti, in Sicilia, in provincia di Messina. In questo comune, esiste un’area protetta, denominata: Marinello, famosa per i suoi laghetti. Tutta l’immensa area è inserita in un ambiente straordinario e incontaminato, naturale luogo di sosta per diverse specie migratorie, e visibile dal Santuario di Tindari attraverso un terrazzo mozzafiato, a picco sul mare da una altezza di circa 500 metri. Questa area, vero patrimonio di bellezza, non è mai stata valorizzata per come merita, e sicuramente potrebbe trarre grande beneficio se venisse inserita nei progetti dei “Parchi a impatto zero”. Grazie.

  2. Sono proprietario di 20 ettari di bosco e campagna con annessa abitazione rurale nuova e ristrutturata nell’area “Parco del Partenio” in provincia di Benevento. Volevo sapere se vi era la possibilità di valorizzare l’area e fare qualcosa accedendo a fondi pubblici

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