Qualità dell’aria, le proposte di AIR sbarcano a Bruxelles

Il Gruppo di lavoro “AIR” ha presentato all’Europarlamento un documento condiviso che mira a contribuire all’attuale revisione della direttiva sulla qualità dell’aria

(Rinnovabili.it) – La direttiva europea sulla qualità dell’aria (la 2008/50/CE) va rivista. Per fornire un contributo al processo di riesame avviato da Bruxelles, il Gruppo di lavoro AIR ha presentato ieri all’Europarlamento un documento condiviso di proposte, in occasione dell’evento ‘A breath of fresh air’. A riferirlo è l’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte, che ha preso parte ai lavori in rappresentanza del Veneto, una delle quattro regioni italiane del Gruppo. “AIR” è infatti costituito da 12 Regioni di sette Stati membri dell’Unione Europea – comprendenti anche Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte -, aree che, collettivamente, rappresentano il 22 percento del PIL dell’UE e il 18 percento della popolazione europea (circa 90 milioni di abitanti).

I target principali della revisione sono in primo luogo riuscir a valutare i progressi compiuti verso l’obiettivo del sesto programma d’azione per l’ambiente di raggiungere i livelli di qualità dell’aria che non causino significativi effetti negativi, né rischi per la salute umana e l’ambiente, oltre a garantire che la politica sulla qualità dell’aria sia sempre in linea con le migliori conoscenze disponibili nel campo.

“Apprezziamo i vostri sforzi per migliorare la qualità dell’aria nelle vostre regioni – ha commento il Commissario europeo per l’Ambiente Janez Potocnik – e riconosciamo che alcuni territori si trovano ad affrontare problemi persistenti nel rispettare la qualità dell’aria gli standard di emissione attualmente in vigore. Ma, io sono preoccupato del fatto che alcune misure nazionali o locali sono di efficacia limitata. Ci rivolgiamo a voi per assicurare che le vostre priorità a livello regionale riflettano adeguatamente le posizioni adottate a livello nazionale su queste importanti iniziative”. Il commissario ha proposto che l’aggiornamento normativo individui le opzioni, sia regolamentari e non regolamentari che possano rimediare alla difettosa attuazione della politica esistente, sottolineando la necessità di continuare con lo spostamento dell’onere fiscale dal lavoro all’inquinamento.

“Nel nuovo piano Aria – ha spiegato l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia Marcello Raimondi – che sarà pronto a breve, dovremo tener presente quanto sancito dall’Oms, e anticipato dalla Regione e dalle ricerche da noi finanziate negli anni, e cioè che le emissioni da diesel sono sicuramente nocive per l’uomo”.

Articolo precedenteIl climate change mette sotto esame l’Europa
Articolo successivoGreenpeace promuove Greenfreeze