Raccolta pile esauste, a Macerata la scuola più virtuosa

L’attività si è svolta nell’ambito del concorso realizzato da Erp e Wwf “Impariamo in aula come comportarci con le pile e gli accumulatori portatili”

E’ la scuola primaria del quartiere Pace di Macerata la più attenta al tema del riciclo grazie alla raccolta di 294 kg di di pile e accumulatori portatili effettuata anche grazie al contributo delle famiglie degli studenti. L’attività si è svolta nell’ambito del concorso realizzato da Erp e Wwf “Impariamo in aula come comportarci con le pile e gli accumulatori portatili” che ha coinvolto, durante l’anno scolastico 2011/12, 18 scuole, 7500 studenti e 1000 docenti sul territorio italiano. Obiettivo: sensibilizzare gli studenti all’utilizzo e smaltimento corretto delle pile e batterie utilizzate quotidianamente.

 

Le attività svolte nelle scuole hanno permesso di raccogliere in totale 1.867 kg di pile e accumulatori portatili esausti, corrispondenti a 250 grammi ovvero 13 pile per bambino. Un risultato inaspettato che conferma l’attenzione dei più giovani verso tematiche che riguardano l’ambiente e il futuro del pianeta. L’iniziativa è stata promossa da Erp, sistema collettivo pan-europeo leader nel riciclo e operante in 13 Paesi, in collaborazione con Wwf Ricerche e Progetti e Wwf Italia e con il patrocinio morale del ministero dell’Ambiente.

 

”Sono particolarmente fiero del risultato ottenuto grazie a questo progetto che dimostra quanto sia importante educare i giovani al rispetto dell’ambiente, insegnando loro come comportarsi per un corretto trattamento dei materiali a fine vita”, dichiara Umberto Raiteri, presidente di Erp. Partner dell’iniziativa, Sony e Varta mentre la collaborazione delle municipalizzate Aisa, Aprica, Hera, Latina Ambiente, Smea e Tea ha permesso la raccolta e il trattamento delle pile e accumulatori portatili nelle sei province coinvolte nel progetto.

Articolo precedenteNominati i vincitori del Premio per lo Sviluppo Sostenibile
Articolo successivoCon BioSkin anche le facciate “evaporano”