RESFOOD, l’industria alimentare ha i suoi risvolti green

RESFOOD, il progetto europeo valuta in che modo ottenere una riduzione del 40% dello spreco di acqua garantendo prodotti di elevata qualità

RESFOOD(Rinnovabili.it) – Ottenere prodotti di equivalente qualità sprecando molto meno acqua. Questo lo scopo del progetto finanziato dall’Europa che ha dimostrato la possibilità di ridurre di oltre il 40% il consumo di acqua nella frutticoltura ottenendo prodotti di medesima qualità. L’iniziativa, che prende il nome di RESFOOD, ha valutato per ottenere dei risultati, la crescita delle more in coltivazioni fuori suolo, per dimostrare quanto sia fondamentale ridurre l’impiego di acqua nell’industria della trasformazione alimentare. La parte fondamentale del progetto consiste nello sfruttare nuovamente l’acqua già utilizzata, che normalmente verrebbe scaricata oltre allo sguardo più attento mirato ad ottenere una produzione alimentare più sicura, attenta al riciclaggio e al riutilizzo dei prodotti e del packaging.

 

Spesso è la mancanza di mezzi e tecnologia a causare lo sfruttamento eccessivo e incontrollato delle risorse come i minerali, l’acqua, il suolo, la biomassa, la terra e l’energia, che vengono quotidianamente impiegate nel settore della trasformazione alimentare. Le sfide che il comparto sta affrontando riguardano anche lo spreco alimentare e, per combatterlo, RESFOOD sta sviluppando metodologie e tecniche innovative che stanno favorendo il riutilizzo di nutrienti, energia, acqua e biomasse massimizzando la produttività delle risorse.

“Diversi componenti preziosi possono essere estratti dai prodotti affluenti del settore agro-alimentare prima che vadano a costituire mangimi o bio-energia”, dice Maarten Uyttebroek di VITO, a capo del pacchetto di lavoro sulla biomassa di RESFOOD. “Questi componenti possono essere utilizzati in diverse fasi della catena alimentare o in altri settori, come ad esempio i prodotti farmaceutici e cosmetici. Riusciremo quindi a utilizzare le risorse in maniera più efficiente”. 

Il progetto riceverà un totale di 4 335 900 euro di finanziamenti dall’UE e dovrebbe concludersi a ottobre 2015.

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