(Rinnovabili.it) – Il riscaldamento globale quest’anno supererà la soglia psicologica di 1 °C sopra i livelli preindustriali, mentre nel 2014 i livelli della CO2 in atmosfera hanno oltrepassato il limite critico delle 400 parti per milione (ppm). Queste due notizie, sono appena uscite insieme. Le fonti: Met Office britannico e Organizzazione meteorologica mondiale. Rappresentano una sirena d’allarme per il mondo intero, quando mancano poco più di due settimane alla COP 21 di Parigi. In quella sede, i delegati di 196 Paesi dovranno cercare un accordo per contenere l’aumento delle temperature globali al 2100 entro i 2 °C. Al momento, non ci stanno riuscendo, e vi è un crescente scetticismo sulla possibilità che la Conferenza ONU sul clima produca un trattato internazionale vincolante e sufficientemente ambizioso. Tutti gli studi che hanno analizzato gli impegni dei partecipanti sui cambiamenti climatici, sono giunti alla stessa conclusione: i piani nazionali per il taglio delle emissioni sono insufficienti. Se non verranno rivisti al più presto, le temperature globali saliranno di 3 °C entro la fine del secolo, livello al quale l’impatto di eventi meteorologici estremi potrebbe rivelarsi davvero catastrofico.
#GreenhouseGas amounts in atmosphere hit another new record high in 2014 https://t.co/x8mYh5n7AE #COP21 pic.twitter.com/CCbUX8vRL5
— WMO | OMM (@WMOnews) 9 Novembre 2015
Quest’anno, a giocare contro i tentativi di limitare i danni da noi stessi prodotti, c’è anche El Niño, fenomeno climatico quinquennale che si verifica nel Pacifico con effetti devastanti sui Paesi poveri. «Abbiamo avuto eventi naturali simili in passato – ha detto Stephen Belcher, direttore del Met Office Hadley Centre – ma questa è la prima volta che raggiungiamo il tetto di 1 °C ed è chiaro che è l’influenza umana a guidare il nostro clima in territori inesplorati». «Ogni anno diciamo che il tempo sta per scadere – ha dichiarato il segretario generale dell’OMM, Michel Jarraud, in un comunicato – Dobbiamo agire ORA per ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra, se vogliamo avere la possibilità di mantenere l’aumento delle temperature a livelli gestibili».
Data for 2015 so far shows global temperatures set to reach 1 °C marker for the first time https://t.co/9ZjAaNigSa pic.twitter.com/LRvaHMucTH — Met Office (@metoffice) 9 Novembre 2015
Il maiuscolo utilizzato in un comunicato ufficiale, denota l’urgenza che l’organizzazione cerca di comunicare ai leader mondiali in vista della COP 21. Il contributo di El Niño farà sì che il muro delle 400 ppm di CO2 in atmosfera verrà permanentemente superato nei prossimi mesi. Ciò significa «più alte temperature globali, un aumento degli eventi meteorologici estremi come ondate di calore e inondazioni, scioglimento dei ghiacci, l’innalzamento del livello del mare e una maggiore acidità degli oceani. Questo sta già accadendo, e ci stiamo muovendo in un territorio inesplorato a una velocità spaventosa», ha specificato Jarraud.
Anche i livelli di altri due importanti gas serra di origine antropica, il metano e il protossido di azoto (NOx), hanno seguitato a crescere nel 2014, raggiungendo rispettivamente le 1.833 parti per miliardo (ppb) e le 327,1 ppb.
una riflessione
negli anni 70, studente al politecnico di milano, era uscito un libro, i limiti dello sviluppo, che ci informava della più che prossima, nel 2000, catastrofe del genere umano se le cose non fossero cambiate
mi chiedo se il gioco delle proiezioni abbia validità o se serve solo a certe “corporazioni” ad avere finanziamenti
ritengo che certi studi debbano essere ripensati per uscire dal puro catastrofismo
cordialità
giampiero
Per fortuna che qualcuno invece ha lavorato perché le cose cambiassero!
Ogni sistema ha dei limiti oltre i quali non può andare, anche lo “sviluppo” umano basato solo sulla quantità.
Forse meglio dargli una riletta: http://ugobardi.blogspot.it/2014/11/lo-studio-i-limiti-dello-sviluppo-aveva.html
Per quanto riguarda le corporazioni penso che effettivamente stiano spendendo soldi ed energie, ExxonMobil in testa, ma per affermazioni negazioniste!
Concordo appieno con quanto riportato da Giampiero, aggiungendo che è scientificamente scorretto tacere del fatto che la CO2 di origine antropica rappresenta appena il 5% del totale delle emissioni (sic!) e che non è affatto unanime in merito la posizione degli scienziati esperti di clima
Detto ciò, appare molto fideistica la posizione “2°C, non di più”, ricordando da vicino i “mille non più mille” dei millenaristi
Un po’ di razionalità non guasterebbe, nel XXI secolo!
Saluti,
M.
Razionalità e dati scientifici: i fenomeni fisici non sono tutti banalmente lineari!
http://www.ugobardi.blogspot.it/2015/12/la-capocchia-climatica-di-umberto.html
Comunque è vero, non tutti i climatologi sono d’accordo con il fatto che siamo nel bel mezzo di un cambiamento climatico (circa l’1%) ed alcuni non ritengono sia di causa antropica (circa 3%)
Saluti