Il rischio discarica torna a spaventare Villa Adriana

Oltre 20 associazioni hanno lanciato l’allarme: la Daf srl avrebbe fatto ricorso al Tar dopo aver ricevuto il fermo dei lavori alla discarica richiesto dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma

rischio discarica

Già nel 2012 il rischio discarica aveva allarmato le associazioni per la tutela di Villa Adriana

(Rinnovabili.it) – Si riaffaccia il rischio discarica a Villa Adriana, uno dei siti archeologici più interessanti almondo nel cuore di Tivoli. Lo riferiscono allarmati il Coordinamento Associazioni insieme al Comitato Salviamo Villa Adriana secondo cui la Daf Srl avrebbe presentato ricorso al Tribunale amministrativo per opporsi alla richiesta di fermo ai lavori avanzata a gennaio scorso dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma. In quell’occasione la Soprintendenza aveva chiesto una ulteriore verifica delle autorizzazioni accompagnata dallo stop dei lavori nell’ex cava di proprietà della società Salini. Oltre 20 comitati hanno lanciato un appello a Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, “sensibile ai temi della valorizzazione turistica e culturale, affinché approvi quanto prima la carta del paesaggio e metta definitivamente al riparo le aree più preziose del Lazio da simili progetti”.

 

Gli ambientalisti e tutti coloro i quali hanno sempre avuto a cuore il destino di un’area archeologica così pregiata si sono dunque trovati come nel 2012 a ribadire il loro no al rischio del sorgere di una discarica in quella zona. Secondo il Comitato questa discarica dovrebbe raccogliere i rifiuti provenienti dalle zone terremotate, andando ad interessare le falde acquifere e i pozzi di captazione. Le accuse rivolte alla Daf srl dal Comitato riguardano il fatto che “attraverso una procedura semplificata, si riesce a ottenere l’autorizzazione per un presunto ripristino ambientale (riempimento con terra e rocce di scavo) di una ex cava, anche se abusiva e priva delle autorizzazioni all’esercizio di coltivazione, che dopo, con una serie di atti amministrativi d’ufficio che apportano modifiche cosiddette ‘non sostanziali’, si cerca di trasformare in un’autorizzazione per una discarica di smaltimento rifiuti inerti”. A prendere parte alla protesta oggi sono le voci di Urbano Barberini portavoce del Comitato Salviamo Villa Adriana e assessore alla Cultura di TivoliIlaria Borletti Buitoni, ex sottosegretario al Ministero dei Beni culturali e promotrice della Carta del Paesaggio di fronte al ricorso della Daf e Andrea Bruciati, il direttore dell’Istituto Villa Adriana-Villa d’Este.

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