Taglio delle emissioni per le rotte aree: la Cina ci prova

Il Paese introduce una tassa aggiuntiva per i passeggeri dei voli internazionali per ridurre le emissioni di CO2 nel settore dell’aviazione

(Rinnovabili.it) – La Cina ha confermato l’introduzione di una tassa aggiuntiva per i passeggeri dei voli internazionali in partenza dal Paese, le cui entrate verranno utilizzate dallo Stato per ridurre le emissioni di CO2 nel settore dell’aviazione – lo ha dichiarato martedì scorso il Ministero delle Finanze della Repubblica Popolare sul suo sito web, aggiungendo che i guadagni verranno anche impiegati nel miglioramento delle misure di sicurezza in aeroporto, per “la scuola, la scienza e l’educazione”. Anche se la dichiarazione del Dicastero non quantifica esattamente la spesa che verrà dedicata alle politiche di aviazione sostenibile, questa scelta potrebbe comunque rappresentare un primo passo verso il futuro inserimento delle compagnie aeree cinesi nell’Emissions Trading Scheme dell’Ue.

Secondo Connie Hedegaard, Commissario Europeo per l’azione per il clima: “non si hanno ancora sufficienti informazioni per valutare se la Cina, abbia effettivamente adottato una misura equivalente agli sforzi dell’Ue per ridurre le emissioni di Co2” anche se – prosegue – “abbiamo chiesto alla nostra delegazione a Pechino di esaminare bene l’impatto di questa azione sostenibile da parte della Cina”. Ad oggi la Cina, insieme ad altre nazioni, (tra cui India, Russia e Stati Uniti), resta comunque tra i principali “competitors” al di fuori dell’Emissions Trading Scheme dell’Ue nel settore dell’aviazione, avendo in questo modo dei costi bassi e concorrenziali nell’ambito degli scambi commerciali “ad alta quota”.

 

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