Traffico, rumore e velocità, i vizi della capitale rivelati da Treno Verde

Legambiente: “Serve una nuova politica per fermare le auto private e rilanciare il trasporto pubblico, urbano e pendolare. Il nuovo piano del traffico è troppo poco incisivo, sia occasione per scelte coraggiose”

Traffico, rumore e velocità, i vizi della capitale rivelati da Treno Verde(Rinnovabili.it) – Strade strangolate dal traffico, limiti di velocità fantasma, decibel fuorilegge e qualità dell’aria che non fa suonare campanelli d’allarme solo grazie a condizioni meteo favorevoli. Questa è la Città Eterna nel 2014. A fare lo screening della Capitale è Treno Verde, la campagna itinerante realizzata da Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare. Dopo Palermo, Cosenza, Potenza e Caserta, lo speciale convoglio è arrivato a Roma per mettere a nudo anche questo la qualità della mobilità urbana. Per 72 ore consecutive il Laboratorio Mobile Qualità dell’aria di Italcertifer ha monitorato in Corso Sempione le concentrazioni degli inquinanti atmosferici (PM10, al benzene, PM2,5, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono) e rivelando una situazione complessiva entro i limiti di legge. Peccato che durante le giornate di rilevazione pioggia e vento abbiano contribuito a disperdere lo smog,  favorendo, come spiega Luca Ricciardi, responsabile del laboratorio mobile di Italcertifer, addirittura un miglioramento dello stato della qualità dell’aria.

 

Risultati entro sotto la soglia d’allarme anche per il monitoraggio itinerante condotto dai volontari del Treno Verde per le vie della città grazie a uno strumento, messo a disposizione da Italcertifer e in grado di rilevare in tempo reale le concentrazioni nell’aria delle polveri sottili. A non poter mentire è invece il rumore: durante i periodi diurni i valori dell’inquinamento acustico superano di 7 dB(A) del limite ammesso per la zona in esame e nel periodo notturno lo sforamento dei limiti di legge è stato di oltre 10 dB(A).

 

Dietro ai decibel fuorilegge e allo smog (dall’inizio del 2014 spesso e volentieri da bollino rosso), un unico colpevole: il traffico cittadino. I volontari di Legambiente hanno monitorato la velocità media delle automobili sulla Cristoforo Colombo, anche nei pressi di istituti scolastici, per testare il grado di sicurezza di una zona considerata, secondo recenti studi, con il più alto tasso di incidentalità a Roma. I risultati hanno confermato la tendenza degli automobilisti all’accelerazione anche in tratti urbani con limiti di 50 km/h. Nel corso del monitoraggio, eseguito nel pomeriggio di ieri, su 150 vetture monitorate soltanto il 22% viaggiava entro il limite stabilito. La media oraria dei veicoli è stata di circa 61 km/h. Il 16 per cento degli automobilisti percorrevano l’arteria a velocità superiori ai 70km/h con picchi di 90 km/h.

 

Traffico, rumore e velocità, i vizi della capitale rivelati da Treno Verde

 

“Serve una nuova politica per fermare le troppe auto private e rilanciare i mezzi pubblici, in tal senso gli obiettivi del nuovo PGTU di Roma sono davvero poco ambiziosi, il 6% di spostamenti in più sul mezzo pubblico sono un’inezia così come 40 chilometri di nuove preferenziali, mentre il 2% in più sulla ciclabilità è davvero ridicolo a fronte di una crescita esponenziale dei ciclisti di Roma. – commenta Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio – La soglia di rumore consentita viene superata ovunque e a qualsiasi ora, il superamento dei limiti di velocità e il mancato rispetto delle regole costituiscono ancora le cause principali degli incidenti stradali e pedoni, biciclette, giovani e anziani sono ancora quelli più ad alto rischio. Servono pedonalizzazioni estese, si parta dai Fori e si pedonalizzino piazze in ogni quartiere, bisogna ripensare la tariffazione della sosta per sfavorire l’uso dell’automobile, occorre individuare una rete di zone 30, aumentare le corsie preferenziali e costruire finalmente una maglia consistente di itinerari ciclabili sicuri. Non si possono più rimandare scelte coraggiose e incisive con le conseguenti risorse per realizzarle e rendere Roma bella come merita di essere”.

 

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