Un “cuscinetto ecologico” nelle aree agricole inquinate della piana campana

Sarà possibile identificare e “isolare” le aree inquinate, dedicandole alle colture non alimentari

Entra nella fase operativa il protocollo d’intesa siglato tra la Regione Campania, il Commissariato alle Bonifiche e il Comune di Giugliano per promuovere le colture no food nelle aree agricole con problemi di inquinamento.

Il progetto pilota parte dal territorio del Comune di Giugliano, tra i più martoriati ma anche un’area agricola tra le più fertili della Campania, con produzioni ortofrutticole in larga misura destinate al mercato internazionale.

Il protocollo d’intesa, primo del genere in Italia, prevede la messa in comune delle banche dati sulle aree inquinate, e la valutazione per ciascuna area dell’effettivo livello di rischio per la catena alimentare, grazie a specifiche indagini condotte dall’Istituto Superiore di Sanità.

Sarà così possibile identificare e “isolare” le aree inquinate, dedicandole alle colture non alimentari, e fornendo alle aziende agricole assistenza tecnica e finanziaria con i fondi europei del Programma di Sviluppo Rurale.

I suoli non idonei alle colture alimentari saranno destinati a colture agricole e forestali per la produzione di energia, fibre e materiali innovativi, che funzioneranno da “cuscinetto ecologico” nei confronti delle aree “pulite”, destinate a colture di pregio per l’alimentazione umana.

Sarà così possibile conservare un territorio rurale multifunzionale, evitandone l’ulteriore degrado, e favorendo la permanenza del presidio agricolo.

Un approccio innovativo che la Regione intende diffondere progressivamente a tutte le aree del territorio regionale interessate da problemi di inquinamento, garantendo i consumatori e i mercati circa la qualità e la sicurezza dei prodotti agricoli made in Campania.

 

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