Una “Bandiera Verde” alle aziende agricole che sanno eco-innovare

Biomattoni fatti di terra e paglia, matite colorate ottenute dagli scarti delle vendemmia e spugne vegetali che nascono nei campi. Queste alcune delle best practies premiata dalla CIA

 

Spugna vegetale di Luffa

(Rinnovabili.it) – Il settore agricolo italiano è in grado di unire creatività a sensibilità ambientale e fare di questo mix la chiave del proprio successo sul mercato. Lo dimostrano molte delle realtà premiate ieri dalla Confederazione italiana degli agricoltori (CIA) che ha assegnato nella Protomoteca del Campidoglio il Premio 2012 Bandiera Verde. Il riconoscimento, giunto alla sua fortunata decima edizione, ha sottolineato quest’anno una tendenza importante: molte delle bandiere verdi sono state conferite all’innovazione green e all’imprenditoria giovane.

 

Un numero sempre maggiore di imprese agricole, rivela la CIA, sta rivalutano gli scarti di produzione in modi redditizi e originali: da chi usa i resti della vinificazione per ricavare matite colorate e packaging originali per le bottiglie di “rosso” a chi costruisce con terra e paglia realizzando edifici al 100% biodegradabili e riciclabili, passando per la valorizzazione energetica dei residui della potatura degli olivi, che diventano cippato e pellet per il riscaldamento domestico, e per la produzione di spugne vegetali da una particolare varietà di zucca, la ‘luffa cylindrica‘, completamente biodegradabili e ipoallergeniche. A cogliere le opportunità della ricerca e della sperimentazione sono soprattutto i produttori “junior” che, solo nei servizi all’ambiente e nella produzione di agroenergie, risultano essere quasi il doppio degli “senior”.

Articolo precedenteGM punta a vendere 500mila EV entro il 2017
Articolo successivoIl climate change minaccia i mercati asiatici