19 Marzo 2024
HomeAmbientePolitiche Ambientali

Politiche Ambientali

Dietrofront di Trino: no al deposito unico nazionale scorie nucleari

Una delibera del 12 marzo cancella la disponibilità espressa al MASE per ospitare il sito che dovrà ospitare tutti i rifiuti radioattivi italiani, dal combustibile esausto delle centrali nucleari dismesse a quelli prodotti per finalità mediche. Fra Trino e Saluggia è stoccato in via provvisoria l’80% dei rifiuti nucleari italiani. Il sindaco a chi ha detto no: “vostra responsabilità, non avete capito l’urgenza”

Potenziare l’intermodalità marittima può cancellare più di 1 MtCO2 in Italia

La rimodulazione del traffico merci anche lungo 24 rotte nazionali e internazionali, lo shift modale e l’efficientamento energetico delle navi tramite il modello zero emissioni in porto porterebbe a un risparmio di emissioni di gas serra nell’ordine di oltre 1 milione di tonnellate di CO2. La sola scelta di ricalibrare i trasporti dando più centralità all’intermodalità marittima, oggi, vale 700mila t CO2 in meno, pari a togliere dalle strade italiane 375mila auto l’anno

Italia senza obiettivi sulle emissioni dei voli aziendali, maglia nera in Europa

Delle 15 imprese nazionali analizzate dal rapporto curato da Transport & Environment sulle policy per tagliare le emissioni dei voli aziendali, 13 ricevono il secondo punteggio più basso (C) e 2 quello più basso (D). Nessuna impresa italiana si sta mostrando proattiva. Le emissioni di questo segmento, in Europa, pesano per il 30% delle emissioni del trasporto aereo

Direttiva Emissioni Industriali, scatta la tagliola per allevamenti di suini e pollame

Scatta infatti l’obbligo di adottare i limiti delle emissioni nocive più bassi possibili sulla base delle tecnologie disponibili. C’è poi più attenzione al consumo idrico e a rifiuti e uso di materie prime. Inclusi gli allevamenti intensivi, ma non di bovini. Le sigle italiane della zootecnia e il governo: solo "eurofollie" e "ideologia"

Qual è la strada giusta per tagliare le emissioni trasporti UE dell’86% in 16 anni?

L’UE ha fissato l’obiettivo di ridurre le sue emissioni del 90% entro il 2040. Il settore dei trasporti può fare la sua parte ma servono misure aggiuntive oltre allo stop ai nuovi veicoli endotermici a partire dal 2035 (che ridurrà i gas serra dei trasporti del 57%). Evitare nuove strade, favorire il tpl e i treni permette di tagliare un altro 14%. Mentre puntare sui combustibili elettrici non conviene

Nel 2023 crescono ancora le emissioni globali di metano dalle fossili

Ridurre il gas serra responsabile di circa 1/3 del riscaldamento globale cumulato negli ultimi 250 anni è possibile con le tecnologie esistenti e anche conveniente dal punto di vista economico. Gli impegni assunti dagli stati porterebbero a un taglio del 50% entro il 2030, ma le promesse spesso non sono seguite da piani di implementazione adeguati. E per rispettare l’obiettivo di 1,5 gradi servirebbe un calo del 75% già entro questo decennio

Ok del Parlamento UE sulla Direttiva green claims

Il testo della direttiva green claims regolamenta le dichiarazioni di sostenibilità sui prodotti, nel tentativo di impedire il greenwashing

Allarme ONU sulla repressione degli attivisti per il clima

Una “crescente repressione” dei giovani attivisti per i diritti umani, inclusi quelli che si mobilitano per il clima, diffusa in tutto il mondo. Attraverso leggi più restrittive e nuovi quadri sanzionatori che colpiscono le proteste pacifiche, soprattutto se – come nel caso di quelle per la crisi climatica – adottano tattiche di disobbedienza civile. Il rapporto della relatrice speciale ONU Mary Lowler

Legge monitoraggio suolo UE, il PE vuole accelerare il ripristino

Con 42 sì, 26 no e 14 astenuti passano le modifiche del PE alla proposta della Commissione sui nuovi meccanismi e obblighi per il monitoraggio dei suoli degradati in Europa (il 60-70% del territorio). Chiesti tre set di indicatori di qualità del suolo differenti, tempistiche accelerate per il ripristino. Sì anche al registro pubblico dei suoli contaminati in vista delle operazioni di bonifica, che devono rispettare il principio “chi inquina paga”

L’Antropocene non è un’era geologica a sé stante (per ora)

Con 12 voti contro 4, la commissione internazionale di geologi che formalizza la scansione della storia geologia della Terra in eoni, ere, periodi ed epoche ha detto no all’Antropocene come nuova epoca, con inizio convenzionale nel 1952 e “segnata” dall’aumento globale del plutonio negli strati geologici in seguito ai test nucleari

CLIMA

ACQUA

INQUINAMENTO

RIFIUTI