In Nuova Zelanda migliaia di molluschi morti per ondate di calore

Il cittadino neozelandese Brandon Ferguson ha pubblicato un video della Maunganui Bluff Beach, a Northland, che mostra centinaia di migliaia di cozze morte a causa delle alte temperature e della bassa marea

ondate di calore
By Wilson44691 at English Wikipedia – Photograph taken by Mark A. Wilson (Department of Geology, The College of Wooster).[1], Public Domain, Link

 

Oltre 500.000 molluschi bolliti vivi in Nuova Zelanda a causa delle ondate di calore

(Rinnovabili.it) – È stato un cittadino neozelandese, Brandon Ferguson, a scoprire, mentre camminava lungo le rive della Maunganui Bluff Beach di Northland, oltre mezzo milione di cozze morte.
Su quella stessa spiaggia, a nord di Auckland, Ferguson aveva già assistito a questo tipo di fenomeno, ma con una portata molto più contenuta. La causa? Le ondate di calore. Nella zona si è registrato “un periodo eccezionalmente caldo” che, unito alla bassa marea, ha portato alla morte dei molluschi, come spiegato da Andrew Jeffs, scienziato marino dell’Università di Auckland.

Questo fenomeno, secondo gli esperti, si manifesterà sempre più frequentemente man mano che gli effetti della crisi climatica accelereranno, creando ondate di calore forti ed anomale. Inoltre quelle “zone di marea sono già un luogo difficile in cui vivere, con un sole molto caldo durante l’estate che rende il fenomeno così intenso. Saranno solo le piante e gli animali più duri a sopravvivervi”, ha continuato Jeffs. 

 

 

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Le ondate di calore si intensificheranno al punto da “cambiare intere comunità marine” e i molluschi morti di Northland sembrano essere la prova di un fenomeno già in atto.
L’area sta infatti vivendo attualmente condizioni di siccità estrema: alcune aree sono rimaste senza pioggia per oltre 40 giorni, un record, e a farne le spese non sono stati solamente le cozze. Anche gli uccelli Kiwi muoiono alla ricerca d’acqua e le comunità più remote devono essere rifornite con urgenza di acqua dolce. 

Le cozze e le conchiglie sono però un indicatore fondamentale della salute dell’ecosistema costiero della Nuova Zelanda, e non solo. Jeffs, dopo oltre dieci anni di studi sui molluschi, ha sottolineato che era molto probabile scomparissero dalle aree di barriera corallina a causa di condizioni climatiche sempre più avverse, specialmente durante l’estate. Non saranno solo molluschi morti a venir trovati sulle spiagge, infatti si sta parlando di complessi “sistemi di barriera su larga scala che si seccano e muoiono”, ha concluso il ricercatore. ”Semplicemente li perderemo”.

 

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