Il documento che presenta un ventaglio di misure utili a restare sotto gli 1,5°C e che sarà la base dei negoziati della Cop28 di dicembre spinge per l’adozione di una roadmap per il phase out delle fossili. E chiede di destinare 200-400 mld $ entro il 2030 al fondo per le perdite e i danni
L’esortazione pubblicata il 4 ottobre, ricorrenza di san Francesco, ribadisce che la realtà della crisi climatica sia innegabile e sprona politica, aziende e l’umanità tutta a fare e chiedere di più dalla Cop28 di Dubai del prossimo dicembre. Dal superamento del paradigma tecnocratico alle sferzate contro i negazionisti, dalla carezza agli attivisti per il clima alla proposta di un nuovo modello di multilateralismo, i messaggi al centro della Laudate Deum
In audizione di fronte agli eurodeputati, il candidato scelto da Ursula von der Leyen per sostituire il dimissionario Frans Timmermans – che si candiderà alle elezioni politiche in Olanda – ha spiegato quali sono le sue priorità: fissare entro gennaio i target al 2040 di riduzione gas serra, lotta ai sussidi fossili e una tassa globale sul carburante degli aerei per finanziare il meccanismo per le perdite e i danni
Uno studio apparso su Trends in Ecology & Evolution sottolinea i rischi connessi col selezionare certi tipi di piante per i progetti di riforestazione usando come unico criterio la loro capacità di assorbire e stoccare CO2. Così si tralasciano tutti gli altri servizi ecosistemici e si diminuisce la resilienza delle aree in cui sono localizzati i progetti
Riforme, meno consumi e sicurezza energetica garantita sono i fattori che hanno permesso all’UE di preservare l’utilità dell’ETS come strumento per incentivare la riduzione delle emissioni. Gli effetti del Repower EU continueranno a spingere verso l’alto i prezzi delle quote
Nel fine settimana i leader UE presenteranno le priorità politiche per l’anno prossimo con la dichiarazione di Granada. Nella bozza, per il momento, crisi climatica, tutela degli ecosistemi e inquinamento sono a malapena citate
In questa fase iniziale, che durerà fino al 2026, le imprese dovranno solo rendicontare i volumi di import e i gas serra incorporati. Con molta flessibilità. Lo studio di questa reportistica permetterà all’UE di calibrare le regole del CBAM in vista dell’avvio definitivo fra meno di 3 anni
Un’analisi di Carbon Brief sulle 50 maggiori compagnie quotate in borsa che hanno fissato obiettivi net zero rivela come usano i crediti di carbonio acquistati sul mercato volontario. E i dubbi dietro la loro efficacia
In un lungo e dettagliato documento, Greenpeace accende un riflettore sui limiti e le mancanze della missione di monitoraggio dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica presso l’impianto nucleare ucraino, da 1 anno e mezzo minacciato dalla guerra in Ucraina
Lo annunciano in via informale funzionari governativi all’agenzia Reuters. Gli obiettivi dovrebbero essere svelati a dicembre ed entrare in vigore dal 2024-25. Le aziende toccate dal provvedimento saranno le prime ad accedere al nuovo mercato del carbonio che partirà ad aprile 2025