Zsc: l’Italia definisce le prime 27 Zone speciali di conservazione

Grazie all’istituzione delle Zone speciali di conservazione il paese garantisce la tutela di specie animali e vegetali di particolare importanza

(Rinnovabili.it) – Arrivano finalmente anche in Italia le riserve naturali Zsc. Grazie ad un nuovo decreto sono state istituite le prime 27 Zone speciali di conservazione in Val D’Aosta, per un totale di 2500 Zsc in tutta la penisola.

Una rivoluzione quindi che parte dal nord del paese istituendo una serie di aree che saranno protette da norme mirate e flessibili come vuole l’Unione Europea.

Queste aree di conservazione derivano dalla normativa ambientale Habitat e tutelano il territorio sede di biodiversità affinché la tutela e la protezione di questi spazi ne preservi l’unicità e gli equilibri naturali. Secondo la normativa ogni paese è chiamato a definire le zone con particolare valenze ambientali.

 

In Italia il censimento per la definizione delle Zsc riguarda un’area pari al 20% del territorio abitato da specie animali e piante particolari che vanno protette. Una volte identificate le aree, d’accordo con la regione, il Ministero dell’Ambiente ne definisce le misure di conservazione, gli obblighi e i criteri di gestione decisi in maniera specifica a seconda delle particolarità del territorio.

Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, soddisfatto per l’obiettivo raggiunto, ha spiegato: “La designazione delle Zsc è un passaggio fondamentale per l’attuazione della Rete Natura 2000 perché garantisce l’entrata a pieno regime di misure di conservazione specifiche e rallenta la perdita di biodiversità in Europa”.

Nel sito web del ministero è pubblicato l’elenco completo delle Zsc, nella sezione Rete Natura 2000 all’indirizzo http://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=Rete_Natura_2000.html&lang=it.

 

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