Habitat III: una nuova agenda urbana per lo sviluppo sostenibile

La Conferenza Onu sullo sviluppo urbano sostenibile si chiude con un documento di buoni propositi per un futuro più equilibrato, sostenibile e integrato

Habitat III: una nuova agenda urbana per lo sviluppo sostenibile

 

(Rinnovabili.it) – La città del futuro ha da oggi un volto e un programma condiviso da 167 Paesi nel mondo. E’ quello prodotto da Habitat III, la conferenza delle Nazioni Unite sugli insediamenti umani e lo sviluppo urbano sostenibile. Riuniti a Quito, la capitale Ecuador, sotto l’egida dell’Onu, i rappresentati delle varie nazioni hanno stilato la Nuova agenda urbana, documento che mette nero su bianco una serie di azioni per ripensare la pianificazione e gestione delle città.

 

“Abbiamo analizzato e discusso le sfide che le nostre città si trovano ad affrontare e abbiamo concordato una tabella di marcia comune per i prossimi 20 anni”, ha commentato Joan Clos, il direttore esecutivo del Programma Onu per gli insediamenti umani (UN-Habitat). Come esplicitato da Clos, la ‘New Urban Agenda’ va inquadrata come un’estensione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile approvata a settembre dello scorso anno. Habitat III ha riunito sindaci, autorità locali e regionali, la società civile e gruppi comunitari e urbanisti chiedendo loro di lavorare insieme per capire come rendere le città di tutto il mondo più inclusive, più verdi, più sicure e prospere. Va detto, però, che il documento non vincola gli Stati membri o le amministrazioni cittadine a precisi obiettivi, quanto piuttosto suggerisce una “visione condivisa”, fissando alcuni standard per trasformare le aree urbane. Una sorta di promemoria costante di ciò che andrebbe fatto sul fronte ambientale, sociale, economico e culturale, ma che non è detto si realizzi.

Contestualmente la Commissione europea ha presentato tre nuovi impegni volti a conseguire gli obiettivi globali della nuova agenda urbana:

 

  1. Realizzare la nuova agenda urbana attraverso l’agenda urbana dell’UE

L’agenda urbana dell’UE è stata concepita affinché le città potessero esprimersi nel processo di definizione delle politiche. Con i suoi 12 temi prioritari, la governance multilivello e l’accento sull’apprendimento tra pari, l’agenda urbana dell’UE contribuisce all’attuazione della nuova agenda urbana all’interno dell’UE e in partenariato con le parti interessate delle città — non solo le città, ma anche le imprese, le ONG e i rappresentanti degli Stati membri e delle istituzioni dell’UE.

I piani d’azione per i 12 temi prioritari sono in corso di elaborazione. Essi includeranno raccomandazioni politiche, buone pratiche e progetti da condividere e diffondere nell’UE.

 

  1. Elaborare una definizione globale e armonizzata delle città

Per confrontare meglio i dati, per analizzare e monitorare meglio si dovrebbe usare in tutto il mondo una definizione comune delle città. L’UE elaborerà tale definizione unitamente all’OCSE e alla Banca mondiale, basandosi sulla definizione UE-OCSE delle città, fondata sulle dimensioni e la densità della popolazione, e sul grado di urbanizzazione UE.

Sarà elaborata una banca dati online, nonché un elenco globale delle città e delle loro principali caratteristiche, presentato alle Nazioni Unite Una proposta di definizione comune e globale delle città

 

  1. Promuovere la cooperazione tra città nel campo dello sviluppo urbano sostenibile

Basandosi sul solido approccio della rete URBACT, finanziata dall’UE, e sulla metodologia del programma UE di cooperazione internazionale urbana, le città di tutto il mondo saranno incoraggiate a stabilire un legame con una o più città partner per elaborare e attuare piani d’azione a livello locale e progetti su priorità comuni, ad esempio l’accesso alle risorse idriche, i sistemi di trasporto, la salute o gli alloggi.

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