Treno Verde 2020, il convoglio riparte in nome della lotta climatica

Torna la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane dedicata all’educazione ambientale, monitoraggi scientifici e incontri a tema: 13 tappe lungo tutto lo Stivale per parlare di crisi climatica e buone pratiche per affrontarla

Treno Verde 2020
Credit: Legambiente

 

 

(Rinnovabili.it) – Parte oggi dalla stazione di Lamezia Terme, in Calabria, il Treno Verde 2020, la campagna itinerante di Legambiente e Gruppo FS Italiane. Giunta oramai alla sua 32esima edizione, l’iniziativa ripercorrerà nuovamente i binari italiani, in un viaggio lungo quasi due mesi, per contribuire a diffondere le conoscenze su clima e inquinamento. Tredici tappe da sud a nord sotto un unico slogan: Change Climate Change, ossia cambiare il cambiamento climatico. Il tema richiama la piattaforma web lanciata da Legambiente, finalizzata a mostrare l’evoluzione e gli effetti della crisi climatica in atto, ma anche gli strumenti quotidiani con cui i cittadini possono contribuire alla sua risoluzione

Educazione ambientale, monitoraggi scientifici e approfondimenti caratterizzeranno il percorso a bordo del Treno Verde 2020, al cui interno sarà allestita una speciale mostra per la formazione e la sensibilizzazione di studenti e cittadini di tutte le età. “Dalle grandi problematiche ambientali ai progetti per rendere l’Italia un paese migliore, – scrive l’associazione in una nota stampa –  la nuova edizione prevede anche diversi incontri tematici, momenti di raccordo tra cittadini, stakeholder e amministrazioni. L’intento? Arrivare capillarmente sui territori per mettere in relazione la questione globale all’azione locale”.

Ad oggi sei regioni italiane – Friuli Venezia Giulia, Puglia, Toscana, Liguria, Emilia Romagna e Marche – e ben 88 Comuni  hanno dichiarato l’emergenza climatica e ambientale o presentato mozione per dichiararla. E non potrebbe essere altrimenti visto l’intensificarsi degli eventi estremi. Nel 2019 Legambiente ha registrato ben 157 episodi climatici violenti in Italia, e il nuovo anno sembra seguire sulla stessa linea. In appena un mese e mezzo, infatti, si sono registrati già 85 casi di allagamenti da piogge intense, 54 casi di danni da trombe d’aria, cinque frane dovute a rovesci e 16 esondazioni fluviali. Un dato su tutti: gennaio 2020 è stato inoltre il più secco nella storia della SiciliaCaldo record anche in Sardegna, nei giorni scorsi, dove la colonnina di mercurio ha toccato i 27 gradi, una temperatura mai raggiunta sull’Isola a febbraio.

 

>>leggi anche Caldo record ed eventi estremi: ecco il clima in Italia<<

 

Favorire un approccio interattivo alla problematica è la chiave scelta per rendere partecipi i più giovani che visiteranno il Treno Verde 2020, duplice è invece il punto di vista proposto per raccontarla: da un lato, la narrazione tramite le vertenze e i conflitti ambientali (i “nemici del clima”), dall’altro le buone pratiche (gli “amici del clima”). Previsti laboratori, Youth Climate Meeting, cineforum e momenti dedicati e gestiti dai ragazzi. In alcune tappe del Treno Verde 2020, Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS Italiane farà, con l’utilizzo di un laboratorio mobile, misurazioni acustiche e della qualità dell’aria. I parametri monitorati per valutare le condizioni ambientali interesseranno alcune delle sostanze maggiormente responsabili dell’inquinamento delle aree urbane come polveri sottili (Pm10 e Pm2,5) e ossidi di azoto (NOx, NO2 e NO). Per fornire una corretta interpretazione delle valutazioni, saranno inoltre misurati parametri meteo quali direzione e velocità del vento, temperatura, umidità, radiazioni solari, pluviometria e pressione atmosferica.

A conferma di quanto è importante fare innovazione anche in tema di sostenibilità, nelle tappe del Treno Verde 2020 saranno presentati progetti sia del Gruppo FS sia di startup che affrontano tematiche quanto mai urgenti ed attuali, legate al cambiamento climatico e più in generale alla sostenibilità ambientale. Ad esempio la purificazione dell’aria, la mobilità elettrica e condivisa per spostamenti primo e ultimo miglio, il monitoraggio e l’ottimizzazione dei consumi energetici.

 

Il convoglio fermerà nelle stazioni di Lamezia Terme, CZ (17 e 18 febbraio), Agrigento (dal 20 al 22 febbraio), Potenza (25 e 26 febbraio), Bari (28 e 29 febbraio), Torre Annunziata, NA (dal 2 al 4 marzo), Roma Ostiense (dal 5 al 7 marzo), Pescara (9 e 10 marzo), Ancona (12 e 13 marzo), Pisa (dal 15 al 17 marzo), Ravenna (dal 19 al 21 marzo), Verona Porta Nuova (23 e 24 marzo), Milano Porta Garibaldi (dal 26 al 28 marzo), Genova Piazza Principe (dal 30 marzo all’1 aprile).

>>leggi anche Crisi climatica: ecco Mission 1.5, il videogioco che connette mln di persone in tutto il mondo<<

Articolo precedenteGigafactory Tesla: guai in vista in Germania
Articolo successivoSicurezza idrica: l’importanza del monitoraggio diffuso

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!