La rete da pesca è fish-friendly?

Con SafetyNet, prototipo di rete intelligente, il settore ittico diventa sostenibile e sceglie di sottrarre al mare solo il necessario

 

(Rinnovabili.it) – Rendere la pesca commerciale più sostenibile grazie a una significativa riduzione del numero di pesci piccoli e “fuori-target” catturati durante le pratiche di strascico. Questo l’obiettivo di SafetyNet, rete intelligente progettata dal giovane  britannico Dan Watson. L’invenzione che gli ha fatto meritare il primo posto al concorso internazionale di design James Dyson Award, cerca di risolvere il grande problema della pesca a strascico, la cui non selettività (le reti impiegate raccolgono tutto, specie commerciali e non commerciali, adulti e giovani) mette a serio rischio gli stock ittici.

 

SafetyNet offre però una via di fuga ai pesci piccoli e non commerciabili, dal momento che nelle maglie della parte terminale della rete sono inseriti dei fori luminosi. Questi anelli di alluminio, illuminati da LED, mantengono dilatati gli spazi di fuga in condizioni di traino mentre la luce agisce come un segnale d’uscita di emergenza. Sono stati creati diversi prototipi funzionanti – sia alimentati a batteria e che in grado di sfruttare l’energia dell’acqua per alimentare i LED – ed stata avviata una collaborazione con un ente governativo britannico per dare il via alla fase di sperimentazione degli anelli. Questi elementi devono infatti saper adattarsi all’ambiente chimico ed alla pressione marina  senza problemi.

 

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