Zone Umide: l’Uk le mette al centro di un nuovo progetto energetico

Coltivare le zone umide per ottenere bioenergia e al tempo stesso salvaguardare degli habitat fondamentali per l’ecosistema. Questo il centro del nuovo progetto del Governo britannico

(Rinnovabili.it) – Cosa hanno in comune piante, zone umide e energie a basso impatto ambientale? Nel Regno Unito sono le principali protagoniste, insieme alle aziende, di un nuovo progetto green che punta ad aumentare la produzione di energia sostenibile sfruttando le coltivazioni nelle zone umide. Per questo il Governo ha invitato le imprese a presentare le proprie idee e i propri progetti e partecipare all’assegnazione delle quote del nuovo fondo di sostegno alle green energy, del valore di 2 milioni di sterline. La nuova April Bioenergy Strategy prevede che il settore potrebbe provvedere alla domanda di energia per una quota compresa tra l’8 e l’11% del totale richiesto dall’Uk entro il 2020.

Sfruttare le piante coltivate per il risanamento delle zone umide permetterà, quindi, di ottenere materia prima per la produzione di energia senza togliere altro terreno alle coltivazioni alimentari.

“Oltre a fornire un prezioso habitat per una vasta gamma di flora e fauna, le zone umide sono in grado di produrre una varietà diversificata di fonti di energia pulita”, ha specificato il ministro per l’energia e il cambiamento climatico Greg Barker. “Il nostro nuovo sistema contribuirà a stimolare il miglioramento del modo in cui vengono raccolte queste piante e utilizzate per generare energia, aiutandoci a tagliare le emissioni di carbonio e raggiungere i nostri obiettivi relativi alle energie rinnovabili, pur mantenendo e sviluppando le pratiche di conservazione in corso.”

 

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