ACEEE: cogenerazione più economica e pulita del carbone

Secondo il rapporto appena pubblicato, oltre a essere più pulito in termini di emissioni, la produzione combinata di elettricità e calore è anche economicamente conveniente

(Rinnovabili.it) – La produzione combinata di energia elettrica e calore potrebbe sostituire fino al 100% di quella prodotta attraverso il carbone. Ad affermarlo è il rapporto Coal Retirements and the CHP Investment Opportunity appena pubblicato dall’American Council for an Energy-Efficient Economy (ACEEE), secondo il quale negli Stati Uniti la capacità di generazione elettrica da carbone potrebbe essere tranquillamente liquidata per lasciare spazio alla più promettente cogenerazione, la generazione combinata cioè di elettricità e calore (Combined Heat and Power – CHP). Come viene spiegato anche nel rapporto, infatti, il calore generato nei processi di produzione di energia elettrica è un sottoprodotto che mentre nelle centrali elettriche tradizionali va disperso, nei sistemi CHP viene catturato, rimesso in circolo e impiegato, per esempio, per la produzione di vapore. Oltre a questa interessante efficienza di sistema, i sistemi CHP hanno il vantaggio di essere più economici: mentre il costo di un kWh prodotto attraverso sistemi tradizionali alimentati a metano, per esempio, oscilla tra i 6,9 e gli 11,3 centesimi di dollaro, quello di un kWh prodotto da sistemi di cogenerazione a metano è di 6 centesimi di dollaro.

Stando ai dati presentati dall’ACEEE, il carbone non può proprio reggere il raffronto, sia per la sua antieconomicità (il costo del carbone aumenta mentre si riduce quello delle alternative), sia per l’invecchiamento e l’inefficienza delle centrali, sia per l’impatto delle nuove regolamentazioni sulla qualità dell’aria, che intendono ridurre inquinanti tossici e altre sostanze nocive per l’ambiente e la salute umana. Quello che manca adesso negli Stati Uniti è una politica che ne incoraggi l’utilizzo.

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