Autoconsumo ed efficienza: il Milleproroghe 2016 cala la scure

Nel provvedimento inserite le modifiche dal 1 gennaio 2016 della struttura delle componenti tariffarie della bolletta elettrica. M5S: “i governo faccia marcia indietro”

Autoconsumo ed efficienza: il Milleproroghe 2016 cala la scure

 

(Rinnovabili.it) – Il Milleproroghe 2016 è all’esame del Senato. Dopo l’approvazione della camera lo scorso 10 febbraio il provvedimento di “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 30 dicembre 2015, n. 210, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative” è approdato a Palazzo Madama per la lettura finale.

Ma tra le disposizioni di competenza del ministero dello sviluppo economico inserite nel testo, ce ne è uno che fatto scattare subito i senatori pentastellati. Parliamo dell’articolo che riporta l’adeguamento componenti tariffarie della bolletta elettrica ai danni di auto consumo ed efficienza energetica.

 

Al comma 2, capoverso “3-ter”,è infatti riportato che l’AEEGSI dovrà provvedere “b) ad adeguare, in tutto il territorio nazionale, per le medesime utenze connesse in alta e altissima tensione, a decorrere dal 1° gennaio 2016, la struttura delle componenti tariffarie relative agli oneri generali di sistema elettrico in modo da rispecchiare la struttura degressiva della tariffa di rete per i servizi di trasmissione, distribuzione e misura, in vigore dal 2014, nonché applicando esclusivamente agli oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili la rideterminazione degli oneri di sistema elettrico di cui all’articolo 39, comma 3, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012″.

 

Così come da annuncio della stessa Authority, il provvedimento  modifica la struttura delle componenti tariffarie, ribaltando il concetto di progressività della tariffa, più consumi e più paghi, con il quale venivano scoraggiati gli sprechi di energia e incentivati gli interventi di efficientamento e risparmio”. “Una nuova tegola contro le numerose imprese che hanno investito nella produzione e nell’autoconsumo di energia in gran parte rinnovabile” – attacca il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto. “Con questo provvedimento si favoriranno i produttori e i distributori di energia elettrica da fonti fossili e conseguentemente le emissioni in atmosfera causa principale dello smog, degli effetti del cambiamento climatico e dei pericoli verso la salute dei cittadini”.

I senatori del Movimento 5 stelle hanno sollevato in I° commissione “Affari Costituzionali” gli aspetti che inquadrano la norma,sottolineando tra l’altro la completa estraneità al concetto base dello stesso Milleproroghe, non essendo riferito ad alcun termine da prorogare. Inoltre, aggiunge Girotto, manca completamente dei requisiti di necessità e urgenza richiesti dall’articolo 76 della Costituzione.

 

“Il Governo faccia marcia indietro. Eviti di dare la sponda alle lobby e si schieri con i reali settori produttivi del Paese per costruire un modello energetico decentrato, efficiente e rinnovabile.  Come M5S cercheremo di ostacolare con tutti i mezzi il nuovo attacco. Abbiamo già presentato degli emendamenti per abrogare e migliorarle le disposizioni che se approvate scriveranno un’altra pagina nera nella storia di questo Paese”.

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