Certificati bianchi, dal GSE lo stato dell’arte

Il Gestore ha concluso l’istruttoria tecnica di 2.554 progetti, di cui 195 Proposte di Progetto e Programma di Misura (PPPM) e 2.359 Richieste di Verifica e Certificazione (RVC)

Certificati bianchi, dal GSE lo stato dell’arte(Rinnovabili.it) – Quanto si è impegnata l’Italia in questi primi sei mesi dell’anno a risparmiare energia nei consumi finali? A rispondere alla domanda è il Gestore de Servizi Energetici che in questi giorni, come previsto dalla normativa nazionale, ha pubblicato i dati relativi allo stato dell’arte dei progetti di efficientamento energetico a cui sono stati riconosciuti i Certificati Bianchi o più propriamente Titoli di Efficienza Energetica (TEE).

In attuazione di quanto disposto dall’articolo 6, comma 5, del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 28 dicembre 2012, il GSE fa sapere di aver concluso l’istruttoria tecnica di 2.554 progetti, di cui 195 Proposte di Progetto e Programma di Misura (PPPM) e 2.359 Richieste di Verifica e Certificazione (RVC), nel periodo tra il 3 fbbraio 2013 e il 30 giugno 2013. La conclusione delle istruttorie tecniche – processo a cui hanno collaborato anche l’Enea ed RSE – delle 2.359 RVC di competenza del GSE ha generato l’emissione di 1.848.947 TEE, il cui dettaglio è rappresentato nel documento “Progetti approvati e Titoli di Efficienza Energetica rilasciati Periodo: febbraio 2013 – giugno 2013

 

“A valle della chiusura dei procedimenti amministrativi sopra indicati, nonché delle istruttorie tecniche svolte dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas durante il periodo transitorio, in coerenza a quanto previsto all’art. 5, comma 2 del DM 28 dicembre 2012, il GSE ha autorizzato il GME ad emettere complessivamente 2.927.640 TEE, di cui 175.000 TEE generati dalle emissioni trimestrali di RVC standard approvate nella precedente gestione del meccanismo”, fa saper il Gestore sul proprio sito.

“Nel medesimo periodo di riferimento sono stati rilasciati, inoltre, 119.672 TEE II CAR, per i quali gli operatori non hanno richiesto il ritiro previsto ai sensi del Decreto 5 settembre 2011, in materia di cogenerazione ad alto rendimento”.

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