Italia al primo posto nel mondo per efficienza energetica

Insieme alla Germania domina la classifica della ACEEE sull’energy eficiency. Ma rimane ancora molto lavoro da fare

efficienza energetica

 

 

 L’efficienza energetica premia Italia e Germania nella classifica di ACEEE

(Rinnovabili.it) – L‘Italia primeggia nella classifica mondiale dell’efficienza energetica. Le politiche pro risparmio e gestione razionale dell’energia messe in campo sino oggi rendono il Belpaese, al pari della Germania, tra i migliori rappresentati dell’energy efficiency globale. A sostenerlo è l’associazione no-profit statunitense ACEEE (American Council for an Energy-Efficient Economy) che nel suo biennale Scorecard valuta il livello di efficienza energetica delle economie più importanti del pianeta, 25 paesi che da soli rappresentano ben il 78% di tutta l’energia consumata. E per la prima volta la classifica include anche gli Emirati Arabi Uniti e l’Ucraina.

 

Il sistema classifica le nazioni su una scala di 100 punti possibili, assegnati sulla base 36 diversi parametri a loro volta suddivisi quattro macro-gruppi: sforzi nazionali, edilizia, industria e trasporti. L’Italia ha totalizzato un punteggio di 75,5, tale da renderla prima al pari della Germania. Seguono da vicino Francia (73,5) e Regno Unito (73). Ma questo podio non è un punto d’arrivo bensì solo una tappa di un percorso ancora tutto da compiere. Non solo nessun paese si è avvicinato a un risultato perfetto, ma nella maggior parte dei casi vi sono giganteschi gap da colmare in almeno un settore.

 

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Se, ad esempio, si guardano da vicino i macro gruppi si scopre che in realtà non esiste una singola categoria dove il nostro Paese appaia come il migliore in assoluto. Siamo terzi per sforzi nazionali, trasporti e industria e addirittura sesti su 25 nel comparto edilizia. Ma siamo gli unici a poter contare almeno tre podi su quattro. “I nostri risultati mostrano che tutti i paesi trarrebbero vantaggio dall’adozione di ulteriori politiche di efficienza energetica”, spiega Steve Nadel, direttore esecutivo di ACEEE. “Queste politiche ridurranno la dipendenza dalle importazioni di energia, creeranno posti di lavoro, ridurranno l’inquinamento e faranno risparmiare denaro alle persone e alle imprese. Aiuteranno inoltre le economie a rimanere competitivi a livello globale e a raggiungere gli obiettivi climatici”, ha aggiunto Nadel, ricordando come la domanda globale di energia sia destinata a crescere del 30% entro il 2040.

All’interno dei singoli settori, la Germania ha ottenuto il punteggio migliore per gli sforzi nazionali, compresi obiettivi e programmi trasversali. La Spagna ha conquistato il primo posto per gli sforzi legati agli edifici, mentre il Giappone guida l’efficienza energetica nell’industria e la Francia nei trasporti.

 

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