Lazio, contro lo smog incentivi alle bici e bandi energia

Approvato l’ecobonus da 150 euro per l’acquisto di bici pieghevoli e pronti i nuovi finanziemnti per l’efficienetamento energetico di Roma e provincie

Lazio, contro lo smog incentivi alle bici e bandi energia

 

(Rinnovabili.it) – “Questa è la spending review che ci piace: migliaia di tonnellate di CO2 non emesse e risparmi per le pubbliche amministrazioni”. Con queste parole il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha presentato  gli interventi sull’efficientamento energetico promossi dalla sua amministrazione sul fronte della lotta allo smog. L’occasione è stata quella offerta dalla visita alla scuola elementare ‘Luigi Pirandello’ alla Magliana a Roma, vincitrice di un concorso regionale dedicato al risparmio energetico.

 

Consumi di energia domestici e inquinamento atmosferico sono strettamente correlati come ha ricordato Zingaretti “Bisogna preoccuparsi di intervenire sulla produzione di energia della città. Non solo quando ci si accorge che le centraline sforano ma con interventi strutturali”. Per tale motivo la Regione, dopo il successo della prima operazione di finanziamento con i bandi energia (155 interventi a Roma e nelle province del Lazio), la Giunta è pronta a fare il bis: l’obiettivo è quello di rilanciare gli interventi di efficientamento energetico  con 13 milioni della nuova programmazione messi a bando già a partire da questa estate.

 

Ma il fronte edilizio non è l’unico su cui la Regione Lazio si muove per dar battaglia allo smog.

La giunta ha approvato oggi  la delibera sulle agevolazioni tariffarie per il 2016 all’interno della quale si trova anche il l’ecobonus da 150 euro per l’acquisto di bici pieghevoli proposto da Cristiana Avenali, Consigliera regionale e componente della Commissione Ambiente e Mobilità. L’incentivo sarà erogato a quanti ne sceglieranno un abbonamento annuale ai mezzi pubblici, sia treni che trasporto locale. Nella stessa delibera è stata inserita inoltre la copertura del 50% dell’abbonamento “Bici in Treno”: in altre parole chi farà l’abbonamento alle ferrovie regionali nella formula “più bici” potrà pagare 60 euro al posto degli attuali 120 euro. “Dobbiamo continuare su questa strada – spiega Avenali – e proporre misure efficaci per disincentivare l’uso dell’auto privata e scegliere un mezzo di trasporto più sostenibile”.

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2 Commenti

  1. Non conosco la Sig.ra Avenali ma vorrei che le politiche per la bicicletta fossero fatte da chi la bici la usa.

    Fare della bici un mezzo di trasporto urbano significa utilizzare biciclette con le quali un percorso di 5/10 km non spaventi nessuno, Da questo punto di vista le bici pieghevoli sono inutili, vanno bene giusto per fare il giro intorno al proprio isolato o poco più.
    Promuoverei piuttosto delle belle e solide biciclette stradali ed educherei le persone a pedalare nella posizione corretta altrimenti la bici servirà solo sempre per andare a comprare il giornale sotto casa.

    • Portare la bici pieghevole in treno si può fare ma è abbastanza inefficiente se lo spostamento è giornaliero. Sarebbe, invece, molto utile trovare un parco bici proprio in vicinanza delle stazioni ferroviarie e metropolitane, gestito con un criterio efficiente, non come fatto con qualche progetto cervellotico dove per prendere una bicicletta bisognava andare in Municipio. Assurdo ed inefficiente!
      A Parigi le biciclette in bike sharing hanno fatto diminuire il traffico auto. In Svizzera, paesi limitrofi sono collegati con piste ciclopedonali. Alcune realtà come queste esistono anche in Italia ma sono delle eccezioni.

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