Risparmio energetico: Puglia, 200mln per edifici a energia quasi zero

Approvato il nuovo bando per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici. A beneficiarne saranno scuole, case popolari e ospedali della regione

Risparmio energetico: Puglia
Foto di PIRO4D da Pixabay

(Rinnovabili.it) – L’edilizia pubblica pugliese apre le porte al risparmio energetico. E lo fa con un bando europeo del valore di ben 200 milioni di euro. Approvato dalla giunta regionale solo qualche giorno fa, il nuovo bando mira alla realizzazione di edifici a energia quasi zero, sostenendo finanziariamente una lunga lista di interventi: dalla ristrutturazione degli immobili esistenti sia per quanto riguarda l’involucro esterno, sia per le dotazioni impiantistiche, con sistemi di telecontrollo intelligente e ottimizzazione dei consumi energetici, all’installazione di impianti di produzione energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo.

A beneficiare della somma – stanziata con fondi Por Puglia 2014-2020 – saranno edifici della PA, case popolari, scuole e per la prima volta anche ospedali. Dieci milioni sono riservati alle amministrazioni statali e trenta alle aziende sanitarie e ospedaliere. Inoltre, sono riservati trenta milioni per le case popolari, otto per gli edifici pubblici regionali e altri otto per interventi nell’area interna dei Monti Dauni.

“La Puglia smart significa anche efficientare in maniera intelligente gli edifici pubblici – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Loredana Caponeperché con investimenti mirati riusciamo a migliorare la vita delle persone e degli utenti. Si pensi agli ospedali, dove mantenere la corretta temperatura negli ambienti di degenza costa moltissimo e dove spesso le infrastrutture di base come finestre e murature sono fonti di sprechi”.

Infissi, isolamenti murari, sistemi efficienti di riscaldamento e condizionamento sono tra gli interventi ammessi, con al massimo 5 milioni di euro per ciascun intervento. Ciascun ente potrà presentare fino a tre progetti, con un’ipotesi di finanziamento fino a 15 milioni. Si dovrà arrivare minimo a edifici di classe “C” e sarà maggiore la premialità per la riduzione di emissioni, l’innovazione, il livello di progettazione e per il cofinanziamento.

“Siamo sicuri – conclude Capone – che anche il mondo dell’impresa attende un bando di questa portata per utilizzare le proprie professionalità nel corso di interventi non più rinviabili su edifici spesso insicuri e fonte di sprechi energetici. Si tratterà di ossigeno per un settore che ha risentito molto della crisi. Infine, il messaggio per gli enti locali è chiaro: più risparmi, più ti premio”.

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