Sarà lombardo il data center più pulito del mondo

Il progetto prevede l’unificazione di tutti i sistemi IT di elaborazione dati di ENI per migliorare l’efficienza energetica e contribuire a ridurre le emissioni di CO2

(Rinnovabili.it) – Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia, vuole aggiudicarsi un primato speciale, ospitando quello che a regime sarà  il centro dati più green al mondo. Il progetto, inaugurato ieri nei pressi della centrale elettrica Enipower, porta la firma del cane a sei zampe. In questa sede, infatti, Eni realizzerà un immenso data center con superficie utile pari a 6 campi da calcio regolamentari (44.000 mq), che ospiterà tutti i sistemi informatici centrali di elaborazione della società attualmente dislocati in diversi siti in Italia. Si tratta di u’opera interamente “made in Italy”, unica nel Paese per tipologia, dimensione e soprattutto per credenziali verdi. Il Green Data Center, che sarà destinato sia all’informatica gestionale, sia all’elaborazione di simulazione sismica (High Performance Computing), impiegherà le più innovative infrastrutture improntate al risparmio energetico per raggiungere un Pue (Power Usage Effectiveness) inferiore a 1,20. Si tratterebbe di un risultato di tutto rispetto soprattutto se confrontato con la media italiana che presenta valori di Pue tra 2 e 3 o quello di Google che dichiara un coefficiente pari a 1,27. Per raggiungere la meta sono state studiate e messe a punto soluzioni realizzative e macchinari innovativi, come ad esempio l’utilizzo prevalentemente di aria esterna, previa filtrazione dalle polveri, per raffreddare i calcolatori (sistema di Free-Cooling diretto) per almeno il 75 per cento delle ore dell’anno. “Un risultato d’eccellenza, – spiega la società – se si considera che l’impianto sarà collocato a livello del 45° Parallelo, mentre i Data Center con caratteristiche simili sorgono generalmente a nord e in ambienti che presentano peculiarità meteorologiche molto differenti (come per esempio le Montagne Rocciose negli Usa, UK e Irlanda)”. Il nuovo centro completato entro il 2012 e permetterà di evitare all’atmosfera 335 mila tonnellate annue di CO2, pari circa all’1% dell’obiettivo italiano di Kyoto per l’energia.

 

Articolo precedenteUk: il Food&Drink riduce i consumi di acqua dell’11,9%
Articolo successivoLa Lombardia al primo posto per i certificati Ace