Rinnovabili ed efficienza: il Pacchetto Invernale della UE è quasi pronto

Attenzione ai prosumer e nuovi metodi di calcolo per i consumi energetici degli edifici: queste alcune delle novità che la Commissione europea è pronta a introdurre nelle norme energetiche comunitarie

Invernale

 

(Rinnovabili.it) – Il 30 novembre 2016 è una data da segnare sul calendario. L’Europa è pronta a rivedere alcune delle regole principali sul fronte energetico comunitario, definendo nuove direttive e strumenti riguardanti le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. Il tutto confluirà nel Pacchetto Invernale che la Commissione europea intende presentare al pubblico esattamente il 30 novembre.

 

Le prime indiscrezioni su orientamenti e contenuti del Pacchetto sono già trapelate: le principali attese sono riversate sulla direttiva energie rinnovabili, provvedimento che si concentrerà su come arrivare a – e in teoria oltrepassare – l’obiettivo del 27% di fonti verdi nei consumi europei al 2030 (vedi i target del pacchetto clima energia 2030). Le intenzioni dell’esecutivo europeo sono di puntare soprattutto sul ruolo attivo dei prosumer. Questo significa includere misure che incoraggiano e facilitino i cittadini europei a produrre, immagazzinare e vendere la propria energia pulita.

All’insegna della semplificazione sarebbero anche gli strumenti messi a punto per gli Stati membri, sul fronte del monitoraggio e conteggio dei relativi progressi nell’energia pulita.

 

Miguel Arias Cañete
Miguel Arias Cañete

Non tutti le proposte trapelate però, sembrano andare nella direzione di un rinnovato impulso allo sviluppo green. Al vaglio dei revisori europei c’è anche il sistema di priorità del dispacciamento, offerto in molti Paesi europei ai produttori di eolico e fotovoltaico e introdotto con la vecchia Renewable Energy Directive 2009/28/EC. La nuova direttiva potrebbe ridurre, se non addirittura eliminare completamente, tale meccanismo.

Ma come ha chiarito lo stesso Commissario UE all’energia, Miguel Arias Cañete, “le fonti di energia rinnovabili continueranno a richiedere vari livelli di supporto. “Le tecnologie più mature  – ha affermato Cañete – potrebbero essere in grado di competere senza aiuti verso la fine del prossimo decennio in determinate condizioni, ad esempio un ETS rafforzato. Ma altre, come l’energia dell’oceano o anche l’eolico off-shore, potrebbe potrebbero ave bisogno di un sostegno per un periodo di tempo più lungo”.

 

Per questo motivo, nell’ambito della nuova direttiva sulle energie rinnovabili, spiega la Commissione, verrà fornito un quadro chiaro e stabile in cui gli Stati membri si potranno muovere per concedere un sostegno ai progetti rinnovabili.

Questo quadro garantirà che gli aiuti siano assegnati “solo a costi contenuti e in modo tale da non creare distorsioni del mercato. È per questo che cercheremo di promuovere l’uso delle aste per richiedere gli incentivi”.

 

Altro elemento portante del Pacchetto Invernale, sarà la direttiva sull’efficienza energetica che dovrebbe alzare il tiro appoggiando un obiettivo indicativo in materia di risparmio energetico del 30% entro il 2030, anziché del 27%.  Tra le proposte in materia di efficienza energetica appare anche l’iniziativa Smart Finance for Smart Buildings, creata per aiutare i finanziamenti degli interventi di ristrutturazione riqualificazione e nuovi metodi di calcolo per i consumi energetici degli edifici.

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6 Commenti

  1. IDROGENO…E’ TANTO CHE SENE PARLA .PERCHE’ NON SPINGONO AVANTI QUELLO CHE SARA L’ENERGIA DEL FUTURO . CI SARANNO SEMPRE PER TUTTI I CAMBIAMENTI A CUI DOBBIAMO ABITUARSI NEL’INTERESSE DEI POPOLI . L’ENERGIA PULITA CI RISCALDEREMO SENZA PROBLEMI DI INQUINAMENTO ,PER LA TRAZIONE DI TUTTI I VEICOLI, ILLUMINAZIONE ,E PER LA PRODUZIONE IN TUTTE LE AZIENDE. COME DICEVO PERCHE VANNO A RILENTO ? PER PROTEGGERE GLI INTERESSI DEGLI AMICI? E I PROPI? IL DIO SULLA TERRA E’ IL DIO DENARO ?

    • L’idrogeno non è una fonte energetica. E’ un vettore energetico. Con quale energia produci l’idrogeno?
      L’idrogeno serve per utilizzare l’energia in grandi agglomerati che non sopportano più emissioni inquinanti, spostando e concentrando il problema della sua produzione in posti, diciamo, “meno sensibili”.

  2. Troppa retorica. Ho visto anch’io alcuni contenuti trapelati come lo “smartness indicator”: l’ennesimo frullato di numeri.
    E troppa energetica creativa. L’idrogeno non è una fonte, giusto. Neanche l’aria fredda è una fonte di riscaldamento: le pompe di calore sono macchine molto efficienti ma il fatto che l’energia dell’ambiente esterno sia disponibile è subordinato alla disponibilità della vera fonte del processo, quella che produce la corrente elettrica ed aziona il comepressore.
    E poi se non chiudiamo l cerchio fra calcoli e consum reali, l’Europa continua ad essere un produttore di bella carta.

  3. correnti marine sono entrambe rinnovabili, ma al cittadino, il vero e il solo utilizzatore, che benefici diretti avrebbe? Solo i grandi complessi industriali avrebbero il solo vantaggio a prendere gli incentivi e a costrure questi mega impianti per poi venderla allo stesso prezzo delle nn rinnovabili. L’unica tecncnologia con vantaggi diretti sul cittadino era il fotovoltaico perché a mio avviso un piccolo impianto sul proprio tetto permetteva un reale risparmio diretto per le tasche. Mi sembra sottointeso che il fotovoltaico è considerata una tecnologia che possa procedere con le sue gambe, ma purtroppo nn e cosi.
    L’italia era seconda a livello mondiale per produzione di inverter solari e adesso nn più, invece di dare incentivi in soldi si poteva continuare per lo meno rimettere incentivi in conto energia, ma ovviamente nn conviene alle grandi lobby

  4. E’ ovvio che l’idrogeno, valutata anche la sua pericolosità, HA SENSO SOLO SE PRODOTTO DA ENERGIE RINNOVABILI!
    I chimici poi sanno trasformarlo anche in altri combustibili,
    Certo è anche che con l’attuale uso smodato di energia non vi è possibilità di sfruttare solo il sole … Però di sole , nei deserti ce n’è tanto … è che purtroppo non sono nostri.
    Se li avessimo sfruttati di più in passato, magari avremmo dato lavoro agli arabi la, invece che qua! …

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